1 Giugno 2021

Pinerolo. Zambon: Senza il Centro impossibile un progetto di buon governo

Renato Zambon, non ha mancato di commentare la notizia diffusasi ieri (31 maggio) della rinuncia alla candidatura a sindaco da parte di Roberto Prinzio. L’ex presidente di ACEA era infatti il candidato espresso da una coalizione composta da Rete Bianca – la forza politica di cui fa parte Zambon – e “Pinerolo Rinasce”, tra le quali sono sorti dei dissapori.

«Rete Bianca, movimento politico e culturale di ispirazione cattolico democratica e popolare, da sempre è impegnata per rafforzare l’area di centro a livello nazionale e a livello locale – spiega Zambon -. Un progetto politico che abbiamo sostenuto anche a Pinerolo, lanciandolo sin dal novembre 2019 in una pubblica assemblea. Un’alleanza “civica e politica” l’avevamo definita allora.

Ora, seppur con un candidato a sindaco autorevole e prestigioso come Roberto Prinzio, abbiamo registrato l’indisponibilità di molte forze politiche a prendere atto di quel progetto politico rischiando di ridurre questa proposta per il governo della città ad una mera presenza testimoniale. Politicamente significativa ma sotto il profilo elettorale forse marginale. E, accanto a questa considerazione politica, non possiamo nascondere atteggiamenti all’interno di “Pinerolo rinasce” poco consoni al rispetto della nostra esperienza politica e culturale. Elementi che hanno determinato le condizioni per un rallentamento del progetto politico complessivo.

L’unico elemento che ci spiace, comunque sia, è la sostanziale indifferenza manifestata da alcune forze politiche nel non prendere in seria considerazione la candidatura a sindaco di Roberto Prinzio. Una candidatura che poteva rilanciare Pinerolo per la sua competenza, autorevolezza e per la stessa conoscenza del territorio.

Infine, resta centrale nel nostro impegno la volontà di contribuire a creare, con altri, un’area politica di centro che riteniamo l’unica soluzione per costruire un progetto di buon governo e rafforzare lo stesso profilo della nostra democrazia. Contro la radicalizzazione dello scontro politico e il conflitto permanente».