5 Settembre 2022
Pinerolo. La LAC plaude Salvai per il divieto di caccia a Costagrande

Il sindaco di Pinerolo, Luca Salvai, ha rinnovato il divieto di caccia in località Costagrande, decisione appoggiata dalla Lega per l’Abolizione della Caccia.
La sezione di Pinerolo della LAC (Lega per l’Abolizione della Caccia) ha stilato un comunicato in appoggio alla decisione del sindaco Luca Salvai di rinnovare il divieto di caccia in località Costagrande.
Il comunicato LAC
“Con Ordinanza sindacale n. 278 pubblicata in Albo pretorio il 31/08/22, il Sindaco di Pinerolo ha rinnovato per la stagione di caccia corrente la ormai decaduta Ordinanza del 2021 che vietava la caccia in località Costagrande”.
Un grave pericolo per la pubblica incolumità
“La LAC plaude alla decisione di ribadire il divieto di caccia e ringrazia il Sindaco di Pinerolo per la pervicacia dimostrata nel voler affermare che l’attività venatoria costituisce un grave pericolo per la pubblica incolumità quando si svolge nei pressi di aree abitate”.
Una richiesta non recepita dalla Regione
“Il Sindaco, come si legge nella premessa dell’atto, aveva provveduto invero a richiedere alla Regione Piemonte l’esclusione di tale area dal territorio venabile mediante lo strumento del calendario venatorio regionale 2022/2023 ma, in assenza recepimento di tale richiesta, è stato costretto ad agire con i poteri che la legge gli consente per tutela della pubblica incolumità”.
Ogni anno decine di morti e feriti per incidenti venatori
“La LAC ritiene che questo divieto, benché afferisca ad un’area relativamente limitata, ribadisca con forza che la caccia è una attività pericolosa che ogni anno produce in Italia decine di morti e feriti per incidenti venatori, oltre che una pratica ormai desueta e crudele per gli animali”.
Ripristinare i cartelli di divieto
“La LAC infine invita l’amministrazione comunale di Pinerolo a ripristinare le tabelle indicanti il divieto poste lungo il perimetro dell’area vietata alla caccia, tabelle che lo scorso anno sono state in parte eliminate da mani ignote”.
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