19 Gennaio 2024
Pinerolo. Forze Armate all'Alberghiero: FLC Cgil attacca, la preside risponde
Il Salone delle forze armate, dell’ordine e del volontariato tenuto il 19 gennaio 2024 all’Istituto Alberghiero Prever di Pinerolo è stato preceduto da una contestazione da parte di alcuni dimostranti.
FLC CGIL: eventi come questo veicolano cultura del conflitto
La Flc Cgil di Pinerolo ha effettuato il 19 gennaio 2024 un volantinaggio davanti all’Istituto Prever di Pinerolo contro il salone delle Forze armate in programma all’Alberghiero. «Queste iniziative – recita una nota – rischiano di tradursi in propaganda militarista e bellicista, in una sorta di “operazione simpatia” che disegna le forze dell’ordine e gli eserciti come giusti e belli, indipendentemente dalle circostanze e dalle modalità con le quali vengono utilizzate nella vita sociale e nella storia nazionale e mondiale […] Guardiamo con estrema preoccupazione a eventi come questi, che possono veicolare una cultura del conflitto e delle armi, naturalmente travestita con le migliori tecniche del marketing contemporaneo».
Far conoscere realtà chi opera per la sicurezza del territorio
La Dirigente Scolastica del Prever, Roberta Martino ha risposto con un comunicato in cui stigmatizza tra l’altro come l’appuntamento in questione non sia una novità (si tiene da vent’anni) e come inoltre «l’adesione dei ragazzi è avvenuta su base volontaria». Si tratta di un evento formativo che «punta a portare a conoscenza dei nostri studenti le realtà che operano sul territorio nell’ambito della prevenzione, della tutela, della sicurezza e della gestione delle emergenze a vari livelli […] appare gravissimo ed inaccettabile quanto contenuto nel Comunicato stampa presentato dal sindacato FLC-CGIL Torino in data odierna: si aggiunge incomprensibile perché in effetti pare difficile capacitarsi della correlazione tra un evento orientativo con le finalità sopra enucleate ed un’istigazione alla guerra, alla violenza, allo sposare miti bellici». Martino si dice pronta a «a tutelare il suo buon nome e l’operato della comunità educante nelle opportune sedi».
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