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Fatti e opinioni  

Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta. Presentati i dati del dossier “Ecosistema Mobilità Torino”

Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta. Presentati i dati del dossier “Ecosistema Mobilità Torino”

Si è tenuto oggi (12 maggio) il Forum Muoviamoci bene, una mobilità nuova in Piemonte di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, appuntamento annuale di confronto fra istituzioni, mondo universitario e della ricerca, aziende e ambientalismo. I saluti ufficiali dell’Assessore della Città di Torino Maria Lapietra – «Il Comune sta ragionando di un ‘Bonus Tempo’ per i dipendenti che fanno spostamenti attivi per recarsi al lavoro, comprendendo il tempo di spostamento in quello lavorativo» – e dell’Assessore della Regione Piemonte Matteo Marnati – «Stiamo valutando i progetti per il PNRR. La Novara-Biella sarà la prima linea ferroviaria alimentata ad idrogeno» – hanno riservato qualche piccola sorpresa.

Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta ha lanciato ufficialmente il progetto Pedalé, per un monitoraggio attivo della rete ciclabile torinese, sul quale è stata attivata una campagna di crownfunding (https://www.ideaginger.it/progetti/pedale-bici-senza-freni-dimmi-dove.html).

Presentati i dati del dossier “Ecosistema Mobilità Torino”. I dati sono quelli noti: Torino maglia nera per inquinamento e fra i peggiori per numero di auto per abitanti. Ma l’attività della Città sulla mobilità ciclabile e microelettrica la pone all’avanguardia nel settore. Le proposte di Legambiente: rilanciare il TPL, oggi in forte difficoltà; Puntare sulla seconda linea della metropolitana torinese; riattivare le linee ferroviarie sospese nell’ottica di un modello di mobilità intermodale su livello regionale. Il dossier integrale è disponibile all’indirizzo: https://bit.ly/33zx6xN

L’attenzione sulla mobilità tramviaria è stata portata da Enrico Fedeli, vicepresidente di GreenTo e responsabile del progetto TrattoXTratto: «È necessario investire sulla rete tramviaria: la nostra rete è obsoleta, i mezzi sono datati e c’è una gestione novecentesca. Bisogna puntare alla modalità metro-tramviaria, con corsie protette e mezzi moderni, ed evitando le sovrapposizioni con le linee su gomma, come le migliori esperienze europee insegnano».

Il tema del trasporto pendolari e delle ferrovie sospese ha animato la seconda parte del Forum: Edoardo Zanchini, Vicepresidente di Legambiente ha sottolineato come la Regione Piemonte investa troppo poco sulla mobilità pendolare, solo lo 0,1% dei propri investimenti. Massimo Martina del circolo Legambiente Pinerolo ha presentato la campagna social #futurosospeso sulle linee ferroviarie sospese con un focus sulla Pinerolo-Torre Pellice, Massimo Giugler del Circolo Dora Baltea ha puntato il riflettore sulla Ivrea-Aosta.

Turismo lento e ciclabile al centro degli interventi di Pancrazio Bertaccini (Slowland), Alberto Conte (Movimento Lento) e Lucia Savino (BikeSquare), Mobilità scolastica negli interventi di Simone Conte che presenta il progetto di bike to school “Gru.Co”, di Chiara Viano (Associazione LAQUP) ed Elisa Gallo (FIAB Torino Bike Pride).

Roberto Mezzalama del Comitato Torino Respira con un intervento su mobilità ed inquinamento a Torino. «Torino è un’anomalia: cala il numero di abitanti e aumenta il numero di auto. E la correlazione fra traffico automobilistico e inquinamento atmosferico è diretta e particolarmente evidente. Le condanne da parte della Comunità Europea e le norme sull’abbattimento delle emissioni climalteranti, devono imporci obiettivi tangibili e reali: i km percorsi dalle auto private devono diminuire del 30% entro 5 anni. Alcune leve per l’azione diretta sono l’introduzione di una ZTL a pagamento, l’abbattimento delle velocità di percorrenza, l’interruzione dello smantellamento delle linee ferroviarie regionali».

Angelo Porta, vicepresidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta ha fatto il punto sul codice della strada in relazione alla ciclabilità.

Ha concluso l’evento Andrea Poggio, responsabile mobilità Legambiente: «Di fronte alle sanzioni europee per le quali lo Stato centrale potrà rivalersi sulle amministrazioni locali. Questo finalmente ha suonato la sveglia per le Regioni del nord Italia che da ottobre metteranno fuori norma le auto diesel Euro4. Dobbiamo andare verso emissioni zero, bloccando i motori termici nelle nostre città».

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