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Fatti e opinioni  

La FISM: per le scuole dell'infanzia parità e gratuità, diritti e non obblighi

La FISM: per le scuole dell'infanzia parità e gratuità, diritti e non obblighi

La reazione della FISM cui fanno riferimento 9000 realtà educative, fra nidi e materne, alla proposta sull’obbligatorietà della scuola dell’infanzia.Scuola Infanzia Cottolengo

 

Finanziamento delle scuole paritarie d’infanzia

“Il segretario del PD Enrico Letta dal palco del Meeting di Rimini ha rilanciato la proposta contenuta nel programma elettorale del partito volta all’obbligatorietà della scuola dell’infanzia. Nel programma non si parla tuttavia del finanziamento delle scuole paritarie d’infanzia quale parte integrante e qualificante del sistema integrato nazionale di educazione ed istruzione e nemmeno della promozione della libertà di scelta educativa dei genitori”.

 

9000 realtà aderiscono alla FISM

Inizia così una nota diffusa oggi dall’Ufficio di Presidenza della FISM, la Federazione Italiana Scuole Materne – alla quale nel nostro Paese fanno riferimento 9000 realtà educative frequentate da quasi mezzo milione di bambine, dove lavorano oltre quarantamila persone.

 

Gratuità della scuola 0-6 anni

La nota afferma che “la riforma centrale per il segmento 0-6 anni sia la gratuità della scuola d’infanzia che deve essere completamente finanziata dallo Stato mediante l’approvazione dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di educazione ed istruzione ed il convenzionamento con le scuole paritarie”.

 

Parità e libertà di scelta

E, dopo aver ricordato che: “gestite da soggetti privati, esse sono espressione del mondo cattolico ma non solo, e svolgono, con modalità non profit, funzione pubblica di istruzione riconosciuta dalla legge”, così conclude il testo: “La gratuità del servizio – del resto attesa da anni come piena attuazione della Legge 62-2000 anche nella parte economica, consentirà la generalizzazione dello stesso a beneficio di tutte le bambine ed i bambini, l’effettiva parità e la conseguente libertà di scelta educativa da parte dei genitori”.

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