23 Aprile 2018
La banalità del male. Così si sopprime una vita innocente
È la prima espressione che mi è venuta in mente leggendo il protocollo di soppressione di Alfie Evans: la banalità del male. Hannah Arendt aveva usato questa espressione raccontando le sedute del processo al gerarca nazista Adolf Eichmann.
Nel protocollo tutto è normalizzato. Quasi dolce. Come la “dolce morte” che si cerca di spacciare come atto di pietà e che, invece, impedisce ai genitori di decidere sulla vita del figlio. Non una richiesta da folli la loro. Semplicemente la volontà di trasportare il figlio in un altro ospedale per dargli una chance. Ancora una. Almeno una.
Riporto qui il testo del protocollo nella traduzione di Giuseppe Focone.
Un testo che fa venire i brividi.
Il piano esecutivo della sospensione dei trattamenti, previsto dall’Alder Hey Hospital per #AlfieEvans previsto per domani, lunedi 23 aprile:
– prima che sia giunta l’ora Mr. Evans e Ms. James avranno l’opportunità di produrre ricordi e provvedere ai bisogni spirituali di Alfie
– La sospensione della ventiliazione avrà luogo nel comparto più riservato della Terapia Intensiva Pediatrica dell’ospedale che cercherà di proteggere l’area e, se possibile, tenere vuoti la maggior parte dei letti vicino al comparto
– Riguardo ai presenti della famiglia di Alfie quando l’estubazione avrà luogo, questi dovranno essere limitati a Mr. Evans, Ms James ed altri due parenti prossimi. Se un prete segue la famiglia, potrà essere presente in qualunque momento
– Riguardo al processo di sospensione della ventilazione, alle ore 13, attraverso una cannula sarà somministrato un preparato di Midazolam (un ansiolitico) e Fentanyl (un analgesico) successivamente da aumentare per controllare i sintomi se necessario
– L’Ospedale provvederà all’aspirazione della bocca e delle vie aeree nonché alla cura della stessa bocca
– Alfie sarà posizionato con cura sui grembi di Mr. Evans e Ms. James, se lo desiderano, altrimenti rimarrà nel suo lettino
– Tutti i monitoraggi del battito cardiaco di Alfie e della sua respirazione saranno disconnessi
-Il tubo del respiratore sarà disconnesso dal ventilatore e verrà rimosso
-Da quel momento lo staff medico continuerà ad osservare la situazione di Alfie e il livello di conforto e ad attendere ai suoi bisogni e a quelli della sua famiglia, con discrezione, ma pronto a fornire con sollecitudine supporto e conforto
-Una volta che tutti i segni di vita esterni siano cessati, un dottore esperto esaminerà fisicamente Alfie per constatarne la morte e trascrivere l’ora del decesso
-Dopo che la morte sarà stata confermata la famiglia potrà lavarlo, vestirlo e passare del tempo con lui, prima di trasferirlo in una camera apposita dove tutta la famiglia potrà avere accesso
-Il dottore che avrà confermato la morte di Alfie dovrà contattare il medico legale per tutti gli adempimenti connessi al rilascio del certificato di morte.
La morte però non può avere l’ultima parola.
Focone ha tradotto anche la lettera con la quale il padre di Alfie si è appellato alla Regina.
“Oggi abbiamo fatto una petizione a Sua Maestà la Regina riguardo alla situazione di Alfie, e faremo come avevamo promesso. Faremo tutto il necessario per difendere la vita di Alfie; e lo faremo nel rispetto della legge.
Non dobbiamo e non vogliamo interrompere il normale lavoro dell’Ospedale.
Terremo libera la strada per l’accesso da e verso Alder Hey.
Il suo staff deve continuare a svolgere le normali attività e, a meno che non tentino di far del male ad Alfie, non ha nulla da temere.
La Corte Suprema ha ordinato che le identità delle persone coinvolte nel trattamento di Alfie e nella sua morte non debbano essere pubblicate.
Lo rispetteremo.
Ma se mio figlio muore ora, incaricherò gli avvocati di avviare procedimenti giudiziari privati per ogni singola persona che aiuti a farlo accadere.
Ricordatevi che non è sufficiente, in legge o in coscienza, dire che avete semplicemente seguito gli ordini.
C’è una differenza siderale tra rinunciare a sforzi senza speranza per salvare la vita e prendere provvedimenti attivi per provocare la morte.
Dite che ritirare il sostegno vitale a un bambino malato è un atto medico umano, io dico che è un omicidio.
Dite che usare la forza per impedirmi di salvare la sua vita non è altro che difendere la legge, io dico che è un omicidio.
Dite che state agendo nel migliore interesse del bambino; forse anche il re Erode ha usato quella frase.
Non vi permetterò di uccidere mio figlio solo perché un gruppo di compiaciuti uomini di legge a Londra ha concluso che questo sarebbe un bene per lui.
Se domani farete morire mio figlio, dovrete affrontare la giustizia di una giuria composta da dodici tuoi connazionali in questo mondo e il giudizio terribile di Dio nel mondo a venire.”
Thomas Evans
Alder Hey Hospital, Liverpool
Due documenti. Due prospettive opposte.
Da una la volontà di morte.
Dall’altra la volontà di vita.
P.R.
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Aggiornamenti.
- Rimandato di due ore il distacco del respiratore.
- I ministri Angelino Alfano e Marco Minniti hanno concesso la cittadinanza italiana al piccolo Alfie. In tale modo il governo italiano auspica che l’essere cittadino italiano permetta, al bambino, l’immediato trasferimento in Italia.
24 aprile
Piccolo Alfie è stato estubato ieri sera ma è ancora vivo. Respira autonomamente ed è tra le braccia di sua madre.
Ecco il tweet di Papa Francesco:
Commosso per le preghiere e la vasta solidarietà in favore del piccolo Alfie Evans, rinnovo il mio appello perché venga ascoltata la sofferenza dei suoi genitori e venga esaudito il loro desiderio di tentare nuove possibilità di trattamento.
— Papa Francesco (@Pontifex_it) 23 aprile 2018
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