25 Luglio 2022

Elezioni e taglio dei parlamentari, che succederà ai “pinerolesi”?

Le elezioni a settembre col taglio dei parlamentari permetteranno agli attuali rappresentanti pinerolesi di tornare a sedere sugli scranni di Camera e Senato. Lorenzo Battiglia propone alcune riflessioni, partendo dai dati delle elezioni amministrative.

Le elezioni del 25 settembre, oltre alle difficoltà, di alcuni partiti, a fare alleanze (quasi obbligate, a causa del Rosatellum, legge elettorale che premia le coalizioni) presentano scadenze serrate. Il 21 e il 22 agosto i partiti dovranno presentare le liste. Ma c’è lo scoglio del taglio dei parlamentari che ha portato a 400 i membri della Camera e a 200 quelli del Senato complicando la situazione…

Gli attuali parlamentari saranno rieletti?

Nel Pinerolese quali sono per i 4 attuali parlamentari – che potrebbero ricandidarsi – le speranze di tornare a Montecitorio o Palazzo Madama? Ecco qualche riflessione in base ai risultati elettorali locali più recenti delle amministrative di Pinerolo del 2021.

I deputati: Ruffino e Caffaratto

Due sono i deputati (eleggibili nel collegio “Piemonte 1- U05”):

Daniela Ruffino, giavenese, potrebbe fare il bis. Dal 2022 in Azione, partito di Carlo Calenda (che non nega alleanze col Pd, ma a certe condizioni), dopo essere stata eletta, nel 2018, con Forza Italia, per passare al gruppo misto “Cambiamo!-Popolo Protagonista” e successivamente aderire, nel 2021, al gruppo “Coraggio Italia”, partito che ha contribuito a fondare. Ruffino ha svolto il cursus honorum completo della politica, prima assessore e sindaco di Giaveno, poi consigliere della provincia di Torino e della regione Piemonte in quota FI. Per essere eletta, a Pinerolo, potrebbe contare sui liberali ed ex-forzisti, che hanno sostenuto Giuseppe Spidalieri sindaco, legati a Marcello Bruera e Mauro Martina. In più la Ruffino potrebbe contare sugli iscritti alla sezione di Azione Pinerolese (il suo partito) difficili da quantificare elettoralmente (alle amministrative fecero una lista con Italia Viva a sostegno di Silvia Lorenzino).

Gualtiero Caffaratto, leghista di Pinerolo a capo della sezione cittadina del partito, anche lui reduce dalla prima esperienza parlamentare. A Pinerolo, alle amministrative la Lega fu il terzo partito dopo PD e Fdl, con 1030 voti. Un gruzzoletto niente male per cominciare.

I senatori: Malan e Pirro

Due sono i senatori (eleggibili nel collegio del “Piemonte- U02”):

Lucio Malan, lusernese, eletto tra i Forzisti, di cui era esponente storico, approdato a Fratelli d’Italia nel 2021. Lui punterebbe alla sua settima legislatura. Malan è presidente del gruppo e dell’intergruppo parlamentare di amicizia Italia-Israele e Italia-Taiwan. Oltre a contare su un numero di voti nelle valli valdesi, il senatore, potrebbe contare sui 1031 voti ottenuti da Fdl alle amministrative pinerolesi.

Elisa Pirro, orbassanese, eletta col M5S, anche lei al primo mandato, ed è tra le fedelissime di Conte, mai tentata dal seguire “Insieme per il Futuro” di Luigi Di Maio. Da sempre Pirro è legata al M5S di Pinerolo, città che, nonostante i cali di consensi, mantiene il suo bacino grillino, che nel 2021, si configurò in 960 voti per il Movimento a sostegno di Luca Salvai. Negli altri comuni, recentemente andati al voto come Avigliana, però il Movimento non ha ottenuto i risultati aspettati per cui tutto si complica.

Il pinerolese perderà rappresentanti?

Si tratta di una situazione difficile, che oltre a riguardare in primis il futuro dei parlamentari, intenzionati a ricandidarsi – se i leader dei partiti lo vorranno! -, toccherà anche i cittadini. In Piemonte, grazie al ritocchino di chi voleva “abolire la casta”, i deputati passeranno da 55 e 29 e i senatori da 22 a 14. I leader candideranno solo i volti più noti per poter vincere. Il rischio non è il futuro di singoli candidati, ma la rappresentanza del pinerolese e del resto dei territori italiani. Molto probabilmente il Pinerolese non avrà più tutti i suoi 4 rappresentanti.

Lorenzo Battiglia