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Fatti e opinioni  

Crisi politica in Bangladesh. Le preoccupazioni di Ashar Gan

Crisi politica in Bangladesh. Le preoccupazioni di Ashar Gan

Adriano Dal Col, presidente dell’associazione Ashar Gan, che promuove progetti di cooperazione in Bangladesh, commenta con preoccupazione la situazione politica nel Paese.

Seguiamo con grande apprensione le notizie che arrivano dal Bangladesh a seguito dell’abbandono del governo Hasina. Da comunicazioni ricevute, la situazione è molto preoccupante per l’attuale sbando in cui si trova la popolazione, tenuto conto inoltre che le forze di polizia, solitamente presenti e determinate a reprimere agitazioni di ogni tipo, ora sono assenti.

Bande si aggirano a uccidere, saccheggiare e distruggere, in particolare chi agiva in collaborazione con il governo dimissionario. Queste bande non sono solo presenti nelle grandi città come Dhaka, Khulna etc., ma anche nei piccoli centri e in periferia, dove le unità locali (hindu e cristiane) sono ancora più vulnerabili.

Anche il territorio dove opera Dalit è sottoposto a tutto questo. I cittadini sono costretti a vigilare e a fare da guardiani alle loro cose e attività. La sede di Khulna di Dalit è stata chiusa, mentre rimane operativo l’ospedalino di Chutnagor. Le scuolette sono state chiuse e gli insegnanti sono stati incaricati di tenere i contatti con gli studenti.

Ora è stato proposto al Prof. Yunus di assumere la carica di Capo di un Governo provvisorio ed egli ha accettato. Speriamo che la situazione possa ritornare alla normalità, ma il territorio è vasto e la popolazione è in grande agitazione a causa di una durissima repressione ricevuta durante il governo dimissionario, oltre alle cause storiche dovute principalmente alle povertà del Paese.

Il nostro “canto di speranza” è che il popolo bengalese possa trovare presto pace e serenità.

Adriano Dal Col

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