10 Giugno 2020
Confindustria Piemonte. Se parte la ripresa, fabbriche aperte anche ad agosto

Dopo mesi di fermo, le attività sono riprese ma il ritorno ai livelli di produzione pre-Covid non sarà semplice né immediato. Non tutti i settori sono già riusciti a ripartire e intanto i dati ISTAT annunciano per il 2020 una “marcata contrazione del Pil” nazionale (meno 8,3%) su cui pesa l’estrema difficoltà del comparto automotive. Dal recente rapporto realizzato da Cerved per ANCI sugli impatti del Covid-19 sulle imprese delle città metropolitane emerge come proprio il nostro territorio pagherà le peggiori conseguenze con un rischio di danno per la filiera stimato in 10 miliardi e un calo generale dei ricavi del 14,4% (nella migliore delle ipotesi) e del 20,2% se dopo la ripartenza seguissero altri periodi di lockdown.
Partendo da questi dati, Confindustria sta pensando di tenere aperti impianti e stabilimenti nel mese di agosto, contrariamente a quanto avviene di solito in tempi più “normali”. Fermo restando il diritto innegabile al riposo, sarebbe un segnale incoraggiante per non fermare la produzione e significherebbe che il rimbalzo sperato di ordini e commesse si sta effettivamente verificando. Un auspicio condiviso da imprenditori e lavoratori. Nel caso ci sia questa possibilità di recupero, tutte le parti coinvolte dovranno agire con unità d’intenti: serve l’appoggio dei sindacati e l’apporto del welfare, regionale e statale, affinché i lavoratori possano essere messi nelle condizioni di non interrompere l’attività. Serve un confronto aperto e costruttivo sul tema: è in gioco il futuro di tutti.
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