«Ad oggi è difficile indicare quale sarà l’approdo definitivo. La sfida è aperta e l’epilogo può essere triplice: ovvero, la nascita di un nuovo soggetto politico di ispirazione cristiana, laico, riformista, aconfessionale e democratico che non scimmiotti le precedenti esperienze e, soprattutto, che non sia risucchiato da tentazioni nostalgiche; la formazione di più correnti “identitarie” all’interno degli attuali “partiti personali” e “del capo”; oppure, e sarebbe la soluzione peggiore e meno auspicabile, la prosecuzione di un dibattitto che si ferma e si arena nel prepolitico». Così, nel suo ultimo libro “Cattolici senza partito”, Giorgio Merlo prova ad immaginare scenari possibili per gli attuali eredi (o sedicenti tali) di don Sturzo, De Gasperi e Moro. Gli ultimi sviluppi dell’ormai galoppante campagna elettorale mostrano, però, una quarto esito, vale a dire il formarsi di un arcipelago di partitini di ispirazione popolar-centrista che si vanno a posizionare ora a (centro) destra ora a (centro) sinistra. La diaspora è diventata frammentazione e la presenza diffusa si è trasformata in palese insignificanza.

Questo avvilente panorama non può certo essere la risposta che un numeroso, ma forse troppo silenzioso, popolo di elettori si aspetta.

Per provare a riflettere su questo tema venerdì 19 gennaio, con inizio alle ore 21, nella sala “Pacem in terris” di Pinerolo (Via del Pino, 49) si terrà una tavola rotonda cui interverranno Giorgio Merlo, autore del libro citato, Cristina Maccari (CISL); Gianfranco Morgando, Mauro Carmagnola e Marco Margrita. Modera l’incontro il direttore di Vita Diocesana Patrizio Righero.