17 Febbraio 2025
Cattolici, il momento della scelta

Stefania Parisi riflette sulle possibili scelte politiche dei cattolici, tenendo al centro la persona con i suoi problemi, le sue difficoltà, le sue domande e le sue ansie.
Ero presente all’incontro romano della “rete” dei cattolici nata dopo la “Settimana sociale” a Trieste nel luglio scorso. È evidente che il mondo cattolico, oggi, si trova di fronte a un momento cruciale di discernimento e di scelta riguardo al suo ruolo nella vita politica italiana. Questo è particolarmente rilevante visto l’interesse crescente di alcuni segmenti del mondo cattolico italiano verso un impegno più attivo nella sfera pubblica. È essenziale rispondere a questa richiesta di partecipazione in modo autentico, evitando incoerenza o interessi personali.
In questo contesto, si delineano tre possibili percorsi di impegno, rispettando pienamente le scelte che saranno fatte nei prossimi mesi.
Prima di tutto, è fondamentale decidere se mantenere un impegno pre-politico o compiere un deciso passo avanti verso un coinvolgimento politico e organizzativo più concreto. Limitarsi all’ambito pre-politico potrebbe infatti impedire un’effettiva influenza sulla società politica.
In secondo luogo è importante valutare se l’impegno debba concentrarsi su un’unica area politica – una scelta legittima ma potenzialmente limitante – e, all’interno di essa, di un solo partito. Considerando il riconosciuto e consolidato pluralismo politico ed elettorale presente tra i cattolici italiani, focalizzarsi su un solo partito potrebbe risultare riduttivo.
Infine, e nel pieno rispetto del pluralismo politico ed elettorale, una strada concreta potrebbe essere quella di apportare il proprio contributo e la propria specificità culturale all’interno di quei partiti che non sono strutturalmente in contrasto con i valori cattolici. Questo perché la cultura politica dei cattolici italiani spesso si pone in alternativa a progetti politici che divergono sul piano culturale e valoriale.
Comunque sia, si apre una fase di grande interesse per l’impegno politico dei cattolici italiani. Siamo probabilmente alla vigilia di un periodo che potrebbe rilanciare un rinnovato protagonismo politico dei cattolici, caratterizzato da un impegno laico, non clericale, basato su programmi concreti anziché su annunci demagogici, e coerente con i propri valori, senza ambiguità. Una scelta, al di là di qualsiasi altra considerazione, sarà inevitabile e dovrà essere presa con tempestività.
Personalmente, ritengo fondamentale porre la persona al centro del dibattito politico tra i cattolici. La persona con i suoi problemi, le sue difficoltà, le sue domande e le sue ansie. Questa è la nuova frontiera dell’impegno pubblico e politico dei cattolici italiani.
Stefania Parisi
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