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Fatti e opinioni  

Agostino Bottano su Acea-Smat risponde al Pd: un passaggio doloroso che si poteva evitare


Agostino Bottano su Acea-Smat risponde al Pd: un passaggio doloroso che si poteva evitare


Il sindaco di Villafranca Piemonte Agostino Bottano interviene con alcune riflessioni critiche sul Comunicato del Pd pinerolese sulla cessione del ramo idrico di Acea a Smat.


L’articolo definisce la cessione del ramo idrico di ACEA a SMAT come “dolorosa”, e su questo si può concordare. Tuttavia, il vero problema è che questo dolore poteva essere evitato.
Cosa non torna:

  • Si dice che “tutti speravano in una soluzione diversa”, ma chi ha veramente fatto qualcosa per evitarlo?
  • La perdita di un’azienda storica come ACEA non è solo un passaggio amministrativo, ma uno smantellamento di un servizio locale efficiente e riconosciuto.
  • Il Pinerolese perde autonomia nella gestione dell’acqua e un servizio radicato sul territorio, con competenze e conoscenze specifiche.
    💡 Un danno concreto
    Il dolore di questa scelta non è solo simbolico, ma reale, perché si perde un patrimonio territoriale, con un indebolimento complessivo di ACEA e del Pinerolese. Nella multiutility, infatti, si perde il 40% del fatturato, pari a circa 20 milioni di euro.
  1. Non era un passaggio obbligato, ma il risultato di un’assenza di leadership territoriale
    L’articolo afferma che la cessione era inevitabile a causa del quadro normativo e dell’esito referendario.
    Ma davvero non si poteva fare altro?
  • Si sapeva da anni che si sarebbe arrivati a questo punto, ma si voleva realmente evitarlo?
    Una strategia mancata
    Il problema non è solo la cessione, ma l’assenza di una condivisione di strategia alternativa che avrebbe potuto salvaguardare il servizio idrico locale e rafforzare ACEA invece di indebolirla.
  1. Una delibera (quella di Pinerolo) che non è una vittoria, ma un’ammissione di sconfitta
    Si sostiene che il tempo guadagnato abbia permesso di scrivere una delibera migliore.
    Ma davvero è così?
  • Si dice che la delibera ora contiene più garanzie, ma la verità è che si è dovuto cedere comunque.
  • Il voto favorevole viene giustificato con la necessità di non spaccare il fronte istituzionale, ma il risultato è la fine di un pezzo di storia e di un’economia locale.
  • Il PD cerca di scaricare la colpa su “strumentalizzazioni politiche”, ma il vero problema è la spaccatura del territorio, che non ha saputo portare un’istanza unitaria alla politica.
  • È stato valutato l’eventuale dissenso sull’equità della valutazione economica delle reti inserita nella perizia da parte di Arera o della Corte dei Conti con un possibile danno erariale? Toccherà nuovamente ai Comuni e al Pinerolese coprire questa eventuale perdita?
  • Chi garantisce che le condizioni economiche promesse da ACEA verso SMAT, mai siglate, vengano rispettate negli anni?
    💡 Una resa senza condizioni
    La delibera “migliore” non cambia il fatto che si è persa un’opportunità di mantenere una gestione locale dell’acqua. La decisione finale è stata una resa al PD e alla città di Torino, a scapito del Pinerolese.
  1. Il futuro di ACEA: tante parole, poche certezze
    L’articolo cerca di rassicurare parlando del nuovo affidamento del servizio di gestione calore ad ASST, ma non spiega come ACEA potrà compensare la perdita del ramo idrico.
    Le domande senza risposta:
  • Come può ACEA rimanere competitiva senza il servizio idrico?
  • Davvero il nuovo affidamento ad ASST è sufficiente per rilanciare l’azienda?
  • E soprattutto, cosa c’entra la gestione calore con la cessione del ramo d’azienda?
  • Quale sarà il futuro della multiutility negli altri settori come il gas, l’ambiente, i rifiuti, l’energia?
  • E quale sarà il destino dell’impiantone e dei relativi investimenti a seguito della manifestazione di interesse?
    💡 Un futuro incerto
    Senza una strategia chiara, la cessione del ramo idrico rischia di essere solo il primo passo verso un ulteriore indebolimento della multiutility.

Una sconfitta per il territorio

L’articolo cerca di giustificare la scelta, ma la realtà è che si è persa la gestione locale dell’acqua, con conseguenze economiche e istituzionali per tutto il Pinerolese.
Non si è trattato di un passaggio obbligato, ma di una resa a beneficio di altri.
Il Pinerolese esce più debole, senza aver ottenuto una vera tutela per il futuro.
ACEA perde una parte essenziale del suo ruolo storico, con il rischio di una sua ulteriore marginalizzazione.

Conclusione

Il Pinerolese non ha solo perso una parte di ACEA, ma ha perso un pezzo della sua autonomia e del suo futuro.

Agostino Bottano, sindaco di Villafranca

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