Skip to Main Content

Approfondimenti  

70 anni dell’ACEC. A Roma l'incontro con Papa Francesco

70 anni dell’ACEC. A Roma l'incontro con Papa Francesco
Dal 6 all’8 dicembre si sono svolti a Roma gli sdc days 2019, che quest’anno hanno vissuto una edizione speciale in occasione dei 70 anni dell’ACEC. Gli sdc days sono una convention cinematografica dedicata alle Sale della Comunità, ovvero tutti quei cinema legati a realtà parrocchiali, e l’ACEC è quell’associazione che unisce gli esercenti cinematografici ad esse collegate.
Eravamo in 400 a rappresentare le circa 1000 sale dislocate sul territorio nazionale e abbiamo vissuto insieme tre giorni intensi e impegnativi che hanno portato a interessanti scambi di esperienze, nuove conoscenze e incontri arricchenti.
Numerosi sono stati gli ospiti illustri come Francesco Rutelli, presidente dell’ANICA, gli attori Ficarra e Picone che ci hanno presentato in anteprima il loro film sul Natale, i registi Matteo Garrone, Gianni Amelio e Gabriele Muccino, e tanti altri personaggi che ruotano attorno al mondo del cinema.
Il cuore della tre giorni è stata senz’altro l’udienza privata con Papa Francesco.
Sabato 9 dicembre, infatti, siamo stati ricevuti da sua Santità nella sala Clementina, presso il palazzo apostolico. Il pontefice, con le sue parole, ci ha incoraggiato nel nostro compito all’interno della Chiesa sottolineando tre aspetti: la comunione tra di noi e tra quanti nel mondo cattolico si occupano di cinema; la creatività, intesa come sintesi di testa, mani e cuore, per immaginare e costruire percorsi nuovi e la visione, intesa come sguardo sulle cose e dentro le cose, capace di provocare le coscienze e suscitare emozioni.
Al termine del suo discorso il Papa si è concesso per la foto di gruppo e poi ci ha salutato ad uno ad uno. È stato un momento certamente emozionante, soprattutto per l’atteggiamento cordiale che Sua Santità ha riservato a tutti i presenti. Quando gli ho stretto la mano e ci siamo guardati negli occhi la parola che gli ho detto è stata “Grazie”. Arrivata dritta dal cuore, era chiaramente un ringraziamento per le parole che avevamo appena sentito, ma esprimeva anche riconoscenza per la sua testimonianza, per la sua umanità e per il suo modo di stare tra la gente. Quel grazie detto al Papa però è anche un grazie detto a tutta la Chiesa per tutti i doni che ho ricevuto, per le persone che mi ha messo accanto e per gli aiuti ricevuti nei momenti… più impegnativi.
Tornati a casa da questa esperienza siamo di nuovo travolti da impegni, emergenze e difficoltà ma carichi di nuove energie, stimoli e voglia di migliorarsi, sicuri di far parte di un progetto più grande.
Andrea Mameli 

LASCIA UN COMMENTO  

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *