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Cultura  

Una “Bella” storia

Una “Bella” storia

Pinerolo. Sabato 31 marzo il Movimento per la Vita propone la proiezione del film di Monteverde Quando nel 2010 uscì anche in Italia fu snobbato da critica e distribuzione. Di conseguenza anche dal pubblico. Forse perché troppo positivo. Forse perché troppo cattolico. Eppure “Bella” – questo il titolo del film diretto dal regista messicano Alejandro Gomez Monteverde – aveva raccolto apprezzamenti e consensi negli Usa e nell’America Latina.
A riproporlo a Pinerolo è la sezione del Movimento per la Vita che lo proietterà sabato 31 marzo, alle ore 15, nei locali della sede, in via de Geneys, 24.
“Bella” è un’opera poetica in cui si scopre e si racconta il senso degli uomini destinati a compiere azioni di amore profondo. Nel film vengono affrontati temi come l’aborto, le relazioni tra persone, l’amore, la disperazione, il lavoro, la religione. Nessuno dei temi è affrontato con il nome proprio, ma tutti vengono risolti con l’amore fraterno.
Attore protagonista e coproduttore è Eduardo Verástegui, un messicano di 35 anni conosciuto come il “Brad Pitt dell’America latina”. Già cantante del gruppo di pop latino Kairo e fascinoso protagonista di soap opera, Verástegui insieme al regista Alejandro Monte Verde e il produttore Leo Severino, ha dato vita alla Metanoia films, una casa di produzione specializzata in pellicole che coltivano i valori della vita e della fede.
“Bella” è il primo prodotto di questa avventura nel mondo del cinema. Un’opera singolare girata in tre settimane con un budget di appena tre milioni di dollari, nel 2006 ha conquistato a sorpresa il prestigioso “People’s Choice Award” del Festival di Toronto, vincendo la concorrenza di The Departed di Martin Scorsese e The Queen di Stephen Frears. Insieme ad un notevole successo di pubblico il film ha già ricevuto decine di lettere di donne che hanno rifiutato l’aborto dopo aver visto il film.

P.R.

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