2 Aprile 2023
Un libro per sostenere le “scuoline” di Cicero Dantas in Brasile

«Pensa se tra il fiume di parole che scorrono in un racconto anche solo una, una sola di esse colpisse il centro. Immagina il gioco delle freccette dove all’inizio sei già contento se colpisci anche solo i bordi del tabellone, evitando di sgretolare il muro a fianco; man mano, se affini la mira, cominci a fare qualche punto e ad avvicinarti al centro poi, quando meno te lo aspetti, quando sei lontano dal pensare di aver imparato a giocare, di essere diventato un compagno che qualcuno sceglierebbe volentieri per una partita a due, quando arriva quel momento in cui ti senti sereno, calmo e tranquillo, quell’istante ti consente di lanciare quella freccetta con grande concentrazione e zero tensione perché stai giocando per giocare, con l’eventuale gioia di vincere ma senza la paura di perdere. È in quel tiro, quello nel quale fissi solo il centro del bersaglio, un unico punto che desideri riuscire a raggiungere e a colpire; quando insieme a quella freccina ci sei anche tu, c’è la tua anima, è in quel momento, solo in quel momento, che fai centro! Pensa… se anche solo una di quelle parole ad un certo punto colpiscono il centro del tuo cuore o della tua mente o, addirittura, lasciano il segno su entrambi… Allora sì, allora a quel punto sì, non hai letto invano; solo per far vivere a qualcuno quell’attimo: non ho scritto invano. Se poi voglio immaginare di toccare il cielo con un dito, pensa se semplici parole, se un po’ d’inchiostro stampato su carta, con caratteri riconoscibili a molti, possa essere stato utile a me o a un altro o proprio a te, anche solo in formato briciola, allora sì che è meritato scrivere, allora sì che ne è valsa la pena leggere».
Con queste parole Gabriella Galvagno, pinerolese, insegnante nella scuola primaria, si rivolge ai lettori del suo libro “Briciole …di pane …di vita” (LAR Editore). Ventisei racconti scritti con un intento benefico, quello di sostenere economicamente, con i proventi delle vendite, le “scuoline” missionarie delle Suore di San Giuseppe a Cicero Dantas, in Brasile.
Che cosa lega Gabriella a Cicero Dantas? Lo spiega lei stessa: «Per me ci fu un tempo in cui la sofferenza entrò nella mia casa, nel mio corpo senza bussare alla porta… medici, medicine, ricoveri ospedalieri. Mesi di malattia cupi, angoscianti, tempo infinito a letto… Poi un giorno mi feci portare in ospedale un quadernino e una penna: per ricordare, per sperare, ma soprattutto per far si che la mente rimanesse ancorata alla realtà. Così nacque: “Briciole …di pane …di vita”. Ci fu un secondo tempo nel quale il marito di mia sorella, Paolo Giraudo, si ammalò gravemente dopo aver trascorso una vita onesta di lavoro, di sacrificio e d’amore soprattutto nei confronti della sua mamma e di Loredana. Lui non ce l’ha fatta a vincere la malattia ma è riuscito a fare ancora del bene fondando una scuolina a Cicero Dantas, poi chiamata “la scuolina di Paolo”. Ora i suoi bambini hanno una divisa pulita, un’istruzione e, soprattutto, un pasto al giorno. E grazie a te lettore… la storia non finisce ma continua!». L’autrice ci tiene inoltre a ringraziare «la dott.ssa Arianna Manzo – dirigente scolastica dell’ Istituto Comprensivo “Pinerolo 3” per aver redatto la prefazione: un contributo prezioso».
Il libro (euro 15) è acquistabile online (sul sito www.jeetwritedo.it) e sarà disponibile (a partire da giovedì 20 aprile) a Pinerolo nelle librerie “Il Cavallo a Dondolo” (via Saluzzo, 53) e Mondadori Bookstore (piazza Barbieri, 15).
Vincenzo Parisi
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