23 Gennaio 2025
Torre Pellice. Ciclo di incontri su Fede e Politica nel XXI Secolo

La Fondazione Centro Culturale Valdese propone a Torre Pellice a partire dal 14 febbraio 2025 quattro conferenze sul tema: “Cristiani nel Mondo: Fede e Politica nel XXI Secolo”.
La Casa Valdese in Via Beckwith 2 a Torre Pellice ospita, a partire da venerdì 14 febbraio, un ciclo di conferenze sul tema “Cristiani nel Mondo: Fede e Politica nel XXI Secolo”, promosso dalla Fondazione Centro Culturale Valdese.
Calendario
Tutti alle 17:30, gli incontri sono previsti:
- 14 Febbraio: “Vita” – Eric Noffke (Prof. Facoltà Valdese Teologia) in dialogo con gli autori Federico Cramer e Claudio Villiot
- 28 Febbraio: “Fede e Tecnologia” – Elisabetta Ribet – incontro teologico con il pubblico
- 14 Marzo: “La Fragilità nelle Vite” – Francesco Sciutto (Pastore Torino) e Davide Rosso (Dir. FCCV)
- 21 Marzo: “Dio non torna” – Poesie di Cristiano Liuzzo con interventi musicali
Moderatori:
- Bruna Peyrot (Presidente Fondazione Centro culturale valdese)
- Davide Rosso (Direttore Fondazione Centro culturale valdese)
Per maggiori informazioni:
- fondazionevaldese.org
Spiega Bruna Peyrot:
«Le attività culturali, poiché impegnano la trasformazione del pensiero in “costruzione” di iniziative, incontri, scambi e percorsi, anche per il 2025 rappresentano per la FCcv una nuova sfida, un nuovo slancio. E così due nuovi “rami” si propongono. Il primo, che inizia il 14 febbraio, porta il titolo Cristiani nel mondo. Fede e politica nel XXI secolo. Siamo tutti consapevoli che il mondo sta cambiando, non solo come è naturale, con il trascorrere delle generazioni. Tuttavia, la trasformazione che stiamo vivendo è più profonda. Le tragedie (stragi di umani) che pensavano sigillate nella storia del Novecento, almeno quello europeo, la logica di guerra e di possesso che prevale sul rispetto del diritto internazionale e dell’idea stessa della legge come norma regolatrice delle relazioni, umane e politiche, un’informazione semplicistica e superficiale che non indaga la complessità, tutto questo genera in noi un senso di impotenza. Come lo affrontano donne e uomini credenti? Certo non abbiamo risposte in merito. Possiamo offrire però uno spazio dove, insieme, diventare consapevoli di ciò che sta passando, da un lato aprendo un dialogo con studiosi e ricercatori che si interrogano come laici sui significati dell’esistenza, dall’altro riflettendo sulle “azioni” che si compiono, che sono possibili, nei confronti delle “fragilità”, comprese le nostre. Dedichiamo questo “ramo” a Bruno Rostagno che ne era stato importante animatore. Un altro “ramo” che inizierà in aprile riguarda i Conflitti nel mondo: un capitolo purtroppo sempre aperto e molto vasto. Perché parlarne? La convinzione è che ogni conflitto ci riguarda, lontano o vicino. Ci riguarda perché in tempi di globalizzazione l’azione di un paese rientra nell’interesse o meno di un altro, perché la vasta tipologia (sempre più tecnologica) delle armi nei vari conflitti riguarda anche molte delle industrie e dei centri di ricerca tecnologica in Italia, perché infine, non possiamo lasciare soltanto a dichiarazioni teoriche la solidarietà verso chi soffre su di sé la non applicazione dei diritti umani universali».

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