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Cultura  

TFF38 - Diario di bordo Ep.3: i vincitori del Torino Film Festival

TFF38 - Diario di bordo Ep.3: i vincitori del Torino Film Festival

È giunta al termine la 38esima edizione del Torino Film Festival, fruibile interamente ed esclusivamente online. Nei nove giorni di programmazione si sono susseguite 133 opere, tra lungometraggi, cortometraggi e documentari.

Nonostante la situazione, è ammirevole come il comitato sia riuscito a dare continuità alla manifestazione, che si è spostata sulla piattaforma streaming di MyMovies. Notevole anche il successo di pubblico che ha premiato il festival sottoscrivendo diversi abbonamenti online.

Alle ore 18 attraverso una diretta Youtube sono stati annunciati i vincitori delle varie categorie. Questi saranno disponibili in replica sul canale MyMovies a pagamento dalle ore 19 del 28 novembre fino a mezzanotte del 29 novembre. In questo appuntamento con “Diario di bordo” andiamo a parlare di alcuni di questi.

BOTOX di Kaveh Mazaheri

Film vincitore del concorso principale di questa edizione del Torino Film Festival, il film è il primo lungometraggio per il regista iraniano classe ’81.

Akram e Azar sono sorelle. Entrambe mentono sulla scomparsa del fratello, dicendo a tutti che è fuggito in Germania. Con il tempo la bugia diventa sempre più grande e ingestibile, arrivando a condurre tutti in luoghi oscuri e misteriosi.

Il film riesce a unire il realismo iraniano, con una lunga tradizione di film autoriali, al grottesco dei film americani, penso per primi ai fratelli Coen. Un’opera particolare, che stupisce per il tono dissacrante di alcune scene e per il profondo dolore di altre, il tutto incorniciato da uno splendido scenario.

A BETTER YOU di Eamonn Murphy

Una metafora sulle conseguenze eccessive nell’uso di social media è il cortometraggio vincitore della categoria TORINO 38 CORTI. Diretto dal giovane regista irlandese al suo terzo cortometraggio, l’opera è uno stravagante racconto fantascientifico.

Douglas, un impiegato poco sicuro di sé, vuole conquistare la ragazza dei suoi sogni. Per farlo però decide di comprare un clone migliorato di sé stesso. Ma le cose andranno un po’ diversamente.

THE LAST HILLBILLY di Diane Sara Bouzgarrou e Thomas Jenkoe

Anche se il nome è simile non bisogna confondere il documentario, vincitore della sezione TFFdoc, con il nuovo film di Ron Howard uscito da poco su Netflix. Prendono comunque entrambi spunto dallo stesso romanzo, Hillbilly Elegy di J.D Vance, un racconto del degrado e della povertà diffusa in alcune zone statunitensi.

In questa povertà vive Brian, uomo dal grande passato ma senza alcuna aspettativa per il futuro. Il suo racconto diventa uno sguardo umano verso queste persone che rivendicano con forza la loro identità, mentre il mondo sembra dimenticarsi di loro.

Federico Depetris

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