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Cultura  

Terre d’Acaia, un brand per uscire dall’anonimato

Terre d’Acaia, un brand per uscire dall’anonimato

Tre anni di lavoro volontario, decine di itinerari provati sul campo, una “caccia al tesoro” che ha permesso di ricostruire i collegamenti storici e soprattutto di fare crescere la consapevolezza di un territorio alla ricerca di una propria identità unitaria. Alla fine, il risultato è arrivato. Terre d’Acaia, l’ambizioso progetto di creare un brand per l’area omogenea del pinerolese all’interno dell’area metropolitana torinese, diventerà presto una realtà riconosciuta.

L’appuntamento ufficiale è per il mese di ottobre, quando in Regione Piemonte, su iniziativa dell’assessore al paesaggio Alberto Valmaggia, saranno presentati alla stampa e agli amministratori locali il logo disegnato da Mario Fina e il volume curato da Giancarlo Chiapello, “Terre d’Acaia. Visioni e strategie per il vero Piemonte”, che raccoglie e riassume i tre anni di ricerche e proposte portate avanti dal Centro Studi Silvio Pellico.

«Parlare di territorio, della sua valorizzazione, di una strategica nuova opportunità di sviluppo – sottolinea Alberto Valmaggia – ha il suo elemento centrale nel “paesaggio”, sintesi della componente naturalistico-ambientale, storico-culturale, percettivo-identitaria e morfologico-insediativa». E aggiunge ancora l’assessore regionale: «Il progetto “Terre d’Acaia” rilancia verso un futuro dove il capitale umano e il capitale sociale diventano motore di sviluppo. È un progetto che raccoglie un territorio ampio e omogeneo che può ritrovare la sua unitarietà di azione in una proposta organica e articolata. Altri territori piemontesi questa scommessa l’hanno fatta, e proprio partendo da questa consapevolezza  hanno costruito storie belle che danno risposte concrete alle comunità locali nel solco dello sviluppo sostenibile.»

Ora la parola passa ai cittadini e ai Comuni. Già nelle prossime settimane il brand territoriale farà la sua comparsa, grazie al sostegno volontaristico di chi crede nel progetto, in alcune manifestazioni del territorio. Prima tappa a Pancalieri, in occasione di “Viverbe”, e subito dopo la fiera dell’artigianato a Pinerolo. A ottobre l’appuntamento è con l’azienda agricola “L’Autin” di Barge, che ospiterà il brand in occasione della presentazione agli esperti della nuova produzione vinicola.

Terre d’Acaia sta, inoltre, facendo capolino sulla via ciclabile delle Risorgive e a Virle Piemonte ed è nata una collana di narrativa dedicata alle storie ambientate nel territorio.

«Terre d’Acaia non si sovrappone ma integra il grande sforzo già compiuto da molti amministratori attraverso iniziative locali e protocolli d’intesa – spiega Giancarlo Chiapello – ma a differenza delle molte e qualificate iniziative messe in atto finora ha una caratteristica innovativa: parte dal basso, dagli abitanti e dalle associazioni di questo territorio. Stiamo preparando il cronoprogramma, che ci vedrà da ottobre in avanti impegnati con un tour di incontri e convegni pubblici in tutti i Comuni dell’area».

Marco Civra

 

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