3 Dicembre 2023
Termina il Torino Film Festival. Tutti i vincitori
I PREMI
Il Torino Film Festival 2023 si è appena concluso e il palmares è stato ricco di emozioni e sorprese. Tra i lungometraggi internazionali, il premio per il Miglior Film è stato assegnato a “La Palisiada” del regista ucraino Philip Sotnychenko, un’opera che ha saputo catturare l’attenzione della giuria per la sua originalità e maestria cinematografica. La Francia si è distinta con il film “Le Ravissement” di Iris Kaltenbäck, che ha ottenuto il Premio Speciale della Giuria e ha fatto incetta di riconoscimenti anche nella categoria Miglior Attrice, grazie all’interpretazione di Hafsia Herzi. Un’altra protagonista italiana è emersa con forza: Barbara Ronchi ha ricevuto una Menzione Speciale per il suo ruolo in “Non Riattaccare” di Manfredi Lucibello. Il titolo di Miglior Attore è andato a Martín Shanly per il suo coinvolgente ruolo in “Arturo a los 30” proveniente dall’Argentina, dimostrando la diversità e l’eccellenza delle produzioni internazionali presentate al festival. Per la categoria Miglior Sceneggiatura, il premio è stato assegnato a Sébastien Laudenbach e Chiara Malta per il film “Linda veut du poulet!” che ha saputo distinguersi per la sua narrativa avvincente e originale.
Nel concorso dedicato ai documentari internazionali, il premio per il Miglior Film è stato assegnato a Claire Simon con il documentario “Notre Corps”. La giuria ha riservato un Premio Speciale a “Clorindo Testa” di Mariano Llinás, mentre la Menzione è stata conferita a “Silence of Reason” di Kumjana Novakova proveniente dalla Bosnia. Per quanto riguarda i documentari italiani, “Giganti Rosse” di Riccardo Giacconi ha conquistato il titolo di Miglior Film, mentre “Tempo d’Attesa” di Claudia Brignone si è guadagnato il Premio Speciale della Giuria.
Tra i cortometraggi italiani, “Un respiro parziale ma intero” di Lorenzo Spinelli ha ottenuto il riconoscimento come Miglior Cortometraggio. La giuria ha assegnato ex aequo il Premio Speciale a “Le Fenne” di Giulia Di Maggio ed “Even Tide” di Francesco Clerici, mentre una Menzione Speciale è stata riservata a “Osas e le Donne di Benin City” di Gabriele Gravagna. Nella sezione Crazies, il film “Augure/Omen” di Baloji ha conquistato il titolo di Miglior Film, mentre una Menzione Speciale è stata assegnata a “Visitors – Complete Edition” di Kenichi Ugana e “The Complex Forms” di Fabio D’Orta. Il prestigioso Premio FIPRESCI è stato conferito a “Birth” di Jiyoung Yoo, una produzione proveniente dalla Corea del Sud che ha saputo distinguersi per la sua qualità artistica.
Numerosi sono stati anche i premi collaterali, tra cui il Premio Rai Cinema Channel per il Miglior Film nel Concorso Cortometraggi Italiani a “Osas e le Donne di Benin City” di Gabriele Gravagna, il Premio Valdata per il Miglior Film nel Concorso Lungometraggi a “MandooB/Night Courier” di Ali Kalthami dall’Arabia Saudita, e il Premio Scuola Holden per la Migliore Sceneggiatura nel Concorso Lungometraggi a “Le Ravissement” di Iris Kaltenbäck. Il Premio Occhiali di Gandhi è stato assegnato a “Silence of Reason” di Kumjana Novakova, mentre il Premio Interfedi è andato a “Amen” di Andrea Baroni.
LE NOSTRE VISIONI
Federico Depetris
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