9 Dicembre 2014
Solidarność sotto la Mole
9 dicembre 2014
Una mostra e un convegno per ricordare il contributo torinese alla liberazione polacca
Il 15 novembre si è tenuta a Torino presso l’Istituto Alfieri di Carrù onlus una tavola rotonda sulla storia polacca degli ultimi decenni, in coincidenza con il 25° anniversario delle prime elezioni parzialmente libere in Polonia che segnarono il ritorno della democrazia parlamentare. Contestualmente è stata aperta al pubblico un’interessante mostra su Solidarność, il movimento sindacale polacco che ebbe un ruolo cruciale nella caduta del regime e nel declino generale del comunismo sovietico. L’ iniziativa, organizzata dalla comunità polacca di Torino (Ognisko Polskie w Turinye), dall’ ambasciata della Repubblica di Polonia con sede a Roma, dal consolato polacco di Milano e dal consolato onorario di Torino, ha ottenuto il patrocinio del comune di Torino, della provincia e della Regione Piemonte. La mostra, infatti, era incentrata in particolar modo sui rapporti profondi tra la città di Torino e il movimento polacco.
Alla tavola rotonda, tenuta di fronte ad un folto pubblico, hanno preso parte don Alfredo Olivero, Marco Brunazzi e Donatella Sasso dell’Istituto Salvemini, Krystyna Jaworska dell’università di Torino, Ulrico Leiss de Leimburg (console onorario polacco a Torino) e Wanda Romer, attuale presidentessa della comunità polacca torinese e attivista di Solidarność da Torino durante gli anni in cui proprio nel capoluogo piemontese nacquero iniziative di sostegno al movimento. Negli anni ‘80 la Romer fu infatti a capo del “Comitato aiuti per la Polonia”, la cui attività ebbe sede presso l’Istituto Alfieri di Carrù. Il comitato, attivo nel Nord Italia, fece in particolare di Torino la città italiana più legata a Solidarność e più attiva nel sostegno al sindacato polacco: i pacchi di aiuti per la Polonia, imballati presso l’Istituto, riempirono più di 40 tir. Perché proprio Torino si distinse? Per prima cosa fu determinante la presenza nella città sabauda di non pochi polacchi emigrati politici; inoltre ci fu l’interessamento dei sindacati (soprattutto la Cisl) e quello della Caritas. Tra gli altri, si distinse un giovanissimo Giampiero Leo, futuro uomo politico.
La tavola rotonda ha registrato interventi molto significativi. Il contributo di Marco Brunazzi ha ripercorso i vari tentativi di cambiamento che ebbero luogo nel blocco est europeo: dalla rivolta aperta e violenta dell’ Ungheria nel 1956, all’esperimento di riforma interna del regime comunista della Cecoslovacchia di Dubcek nel 1968, alle proteste operaie di Danzica nel 1970 e infine all’unico tentativo coronato da successo: l’azione di Solidarność che ottenne risultati grazie anche al carisma di Lech Wałęsa, all’ ampio seguito popolare e all’ appoggio della Chiesa e del papa. Nel 1989 si tennero le prime elezioni parzialmente libere (parzialmente perché al partito comunista era riservata comunque una parte dei seggi). Si arrivò infine alla sconfitta del regime, clamorosa proprio perché pacifica. Solidarność resta un grande esempio anche per i nostri tempi, il suo “metodo” potrebbe essere utile nei paesi dove i cristiani sono perseguitati e dove sono negati i diritti elementari, per esempio nei paesi emergenti dove al tumultuoso sviluppo economico non si accompagna la tutela dei lavoratori e dei cittadini. L’ intervento di Wanda Romer ha riguardato la storia di Solidarność, che nacque legalmente nel 1980 con a capo Lech Wałęsa. Si unirono in seguito numerosi intellettuali e Giovanni Paolo II. Pochi conoscono il grande ruolo di Torino nella vicenda di Solidarność. Il capoluogo del Piemonte, come si è già sottolineato, fu la città italiana più coinvolta nel programma di aiuti alimentari ed economici (anche di sostegno all’ attività politica clandestina). Alcune famiglie adottarono ognuna una famiglia polacca e ancora conservano lettere e documentazione; nacquero durature amicizie. Vi sarebbe davvero spazio per tesi tesi di laurea e lavori “sul campo”, poiché molti documenti sono reperibili e molti protagonisti di quella stagione sono rintracciabili nella città della Mole. Non resta che sperare in una maggiore attenzione del mondo culturale verso questo aspetto della storia contemporanea.
La mostra su Solidarność è attualmente visitabile a Roma.
Luisa Paglieri
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