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Cultura  

Libri. Giancarlo Chiapello racconta l’impegno di Carla Osella con Rom e sinti

Libri. Giancarlo Chiapello racconta l’impegno di Carla Osella con Rom e sinti
Giancarlo Chiapello, Ti racconto gli «Athinganoi». Gli intoccabili» attraverso l’esperienza dell’A.I.Z.O. di Carla Osella con rom e sinti, Echos Edizioni, 2023

Un libro che si apre con un’emozione: la prefazione di Papa Francesco. Partendo proprio dalle parole del Santo Padre è possibile ritrovare le direttrici del libro: «auguro ai lettori attraverso la narrazione e le testimonianze di vicinanza con i nostri fratelli rom e sinti, che siano accompagnati a scoprire i semi di speranza e le tante pagine di bene che sono state scritte e continueranno ad essere scritte nel libro della vita di chi ha toccato gli “intoccabili”». Si tratta, infatti, di un lavoro di narrazione, perché cerca di raccontare dal di dentro l’esperienza di una donna di fede che non teme di andare oltre la siepe del pregiudizio, del dipanarsi di quella che San Paolo definisce “spes contra spem”, verso gli “athinganoi” (intoccabili), parola che ha dettato la scelta politicamente scorretta del titolo. Quest’ultimo, infatti, consiste proprio in quella parola che tante volte si sente risuonare ma raramente in termini positivi, ossia “zingari”. Tutto questo cerca di essere dentro un racconto in prima persona di cinquant’anni di impegno con Rom e Sinti di Carla Osella, orsolina, fondatrice dell’A.I.Z.O., sociologa, pedagogista, scrittrice, membro del Comitato Nazionale di Servizio del Rinnovamento nello Spirito, con cui l’autore, Giancarlo Chiapello, ha scoperto la dimensione parallela del volontariato che nessuno vuole fare attraverso la formazione con giovani del campo di strada dell’Aeroporto di Torino in cui ha avuto la possibilità di mettere alla prova anni di preparazione da animatore parrocchiale e anche quella politica di ispirazione cristiana che probabilmente gli ha fatto incontrare forse quello che scopre essere un popolo dal carattere pienamente europeo, che ha subito lo sterminio nazista, e attende ancora di essere riconosciuto nella sua originalità. È un testo buonista? Al lettore spetta la sentenza: si potrebbe comunque azzardare che lo sia nella misura in cui non cerca di indulgere né nel sentimentalismo, né nella negazione dei tanti e troppo spesso gravi problemi che caratterizzano le comunità rom e sinti, ma prova a creare una colleganza ideale con la realtà che l’Associazione “A.I.Z.O. Rom e sinti odv” incontra ogni giorno nella sua dimensione umana che, anche ai margini, là dove spesso la propaganda la raggiunge per metterla nel mirino, non può non avere del fascino.

Il 20 gennaio scorso, durante l’udienza in Vaticano al Consiglio nazionale del RnS, presente Carla Osella, il Presidente nazionale Giuseppe Contaldo tra i doni ha consegnato al Santo Padre una copia del libro nella sua seconda ristampa dopo quella del pre lancio all’ultimo Salone Internazionale del Libro di Torino: viene riferito che Papa Francesco abbia affermato “ricordo bene”. Un bel viatico per un piccolo testo che ha il compito di non fare dimenticare!

 

 

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