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Cultura  

Libri aperti per chi non vede

Libri aperti per chi non vede

Un catalogo bibliografico di almeno 3.000 titoli l’anno in formato accessibile, per consentire la lettura delle novità librarie alle persone non vedenti e ipovedenti. È il progetto Lia (Libri italiani accessibili), presentato nei giorni scorsi alla fiera Smau di Milano e giunto alla fase finale dopo una gestazione di circa due anni. L’iniziativa è promossa dall’Associazione italiana editori (Aie) in collaborazione con il ministero per i Beni e le Attività culturali, l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti e l’istituto Cavazza di Bologna. “Con una grande percentuale di utenti di telefonia mobile che vivono con vari tipi di disabilità e l’incremento della popolazione anziana – spiegano gli organizzatori -, lo sviluppo di applicazioni accessibili e la creazione di nuove tecnologie assistive su dispositivi digitali mobili rappresentano un’opportunità importante per gli sviluppatori, gli operatori e gli utenti”. È in quest’ottica di “completa accessibilità” che nasce il sito-vetrina online del progetto Lia che, coinvolgendo tutta la filiera editoriale, darà “ai lettori non vedenti e ipovedenti la possibilità di scegliere e comprare autonomamente libri elettronici, navigando su un portale dedicato e completamente accessibile e perfezionando l’acquisto sulle librerie online aderenti”.

Lettori più attenti. Per Orlando Paladino, referente dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti per il progetto Lia, “il punto di forza dell’iniziativa è quello di offrire i volumi immediatamente”. Da un’indagine di mercato realizzata dall’Aie con il supporto dell’Unione italiana ciechi e dell’Università degli studi di Milano Bicocca, è emerso che le persone non vedenti leggono di media un numero di libri superiore rispetto al resto della popolazione: “I ciechi sono lettori più attenti, frequenti e interessati anche alla qualità. Tutto ciò – spiega Orlando Paladino a Riccardo Benotti per il Sir – deriva dal fatto che, quando una cosa non la si può fare, si è invogliati molto di più a farla. È una conquista continua quella di poter leggere, di poter accedere alla cultura e all’informazione”. Gli sforzi del progetto Lia sono quindi concentrati a “promuovere presso tutta la filiera editoriale l’attenzione verso l’accessibilità, mettendo in atto un modello per la produzione, catalogazione e distribuzione dei titoli accessibili che mira ad integrarsi il più possibile con gli attuali flussi produttivi e distributivi della filiera editoriale tradizionale”; inoltre, sottolineano i promotori, la volontà è quella di “creare una libreria online che consenta ai non vedenti e agli ipovedenti di consultare il catalogo dei titoli accessibili e di acquistarli attraverso gli store online aderenti” garantendo che “le informazioni bibliografiche dei titoli accessibili siano presenti nelle principali librerie online, grazie all’utilizzo di specifici metadati e alla loro integrazione nel catalogo dei libri in commercio”. Per rendere la fruizione più agevole, a tutti i titoli accessibili sarà assegnato un particolare bollino Lia che li renderà riconoscibili all’interno dei canali distributivi utilizzati per gli ebook.

Movimento di opinione. “Il problema principale è stato quello di rendere compatibili i diversi software utilizzati dagli editori, non accessibili con i normali sistemi utilizzati dai ciechi. Alla fine – precisa Paladino – è stato scelto il formato Epub, che consente la lettura da parte dei lettori di e-book più diffusi. Mentre una volta i sintetizzatori vocali erano arcaici e artefatti come qualità vocale, oggi la dizione risulta più scorrevole”. Il progetto Lia sta fornendo a tutti gli editori interessati ad aderire all’iniziativa la formazione e il supporto necessari per la creazione di e-book che siano anche accessibili. Al contempo, sono in corso anche una serie di attività di formazione e informazione, con l’Unione italiana ciechi e ipovedenti, rivolte alle persone non vedenti e ipovedenti, ai loro familiari, agli operatori, agli insegnanti di sostegno e ai tutor. Tali attività hanno come obiettivo principale quello di fornire informazioni, man mano aggiornate, utili per conoscere e approfondire le potenzialità offerte in termini di accessibilità dalle tecnologie digitali, dagli e-book e dai nuovi strumenti di lettura quali e-reader, tablet, smartphone e software di lettura. “Grazie all’impegno dell’Aie, che tiene rapporti anche con numerosi editori stranieri, l’iniziativa si va estendendo. Basti pensare – conclude Paladino – al riscontro suscitato tra gli editori americani in un recente convengo a New York o al seguito avuto al Salone del Libro di Francoforte. Il progetto sta suscitando un movimento di opinione diretto a rendere possibile questo tipo di fruizione, non soltanto in Italia”.

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