15 Giugno 2011
L’arte che sgorga dalla fede
Pubblicata una nuova guida dei musei religiosi in Piemonte e Valle d’Aosta “Percorsi museali, in Piemonte e Valle d’Aosta” è un’opera, prima del suo genere, che raccoglie in modo sistematico le schede illustrative dei singoli musei religiosi del Piemonte e della Valle d’Aosta suddivise per provincie. Edita dalla casa editrice universitaria Clut, per celebrare il cinquantesimo della sua fondazione. Le illustrazioni, tutte stampate in quadricromia, forniscono un’indicazione sulle parti più suggestive delle principali realtà museali. La loro contestualizzazione territoriale ne facilita la lettura e consente l’individuazione di mirati itinerari turistico–culturali. Un libro che rappresenta un’interessante novità tra la pubblicistica sull’argomento. A completamento del volume, in allegata è inserita una cartina a colori del Piemonte e della Valle d’Aosta, in formato A3 stampata suggerendo i percorsi automobilistici più appropriati per spostarsi tra i musei delle regioni di riferimento. “Questa guida – sottolinea Michele Ruffino, coordinatore regionale per il Piemonte e Valle d’Aosta dell’Associazione musei ecclesiastici italiani – è certamente un libro che procede nella direzione del far conoscere l’importante e silenziosa rete museale già presente ed operante in modo diffuso nelle due regioni, delle quali oltre che la storia religiosa ne rappresenta un’eccellenza artistica e culturale. L’auspicio – prosegue – è che un’azione sinergica con più attori, istituzionali e privati, possa implementare e promuovere il sistema museale religioso per renderlo sempre più riconoscibile e fruibile al numerose pubblico che oggi è stimato, in Piemonte, in quasi un milione di visitatori all’anno”. Gratitudine per questa iniziativa editoriale l’ha espressa monsignor Pier Giorgio Debernardi, vescovo di Pinerolo e delegato per i Beni Culturali Ecclesiastici della Cep. “E’ uno strumento molto utile – scrive il Vescovo nelle prime pagine – che permette di attraversare i secoli e di gustare quanto di bello le nostre comunità hanno prodotto come espressione della loro fede in Dio”, conclude con l’auspicio “che questa guida incoraggi, soprattutto i giovani, ad innamorarsi dell’arte per essere costruttori di un futuro di speranza”.
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