27 Luglio 2012
La Madonna col Bambino torna all'antico splendore

Pinerolo. Lo scorso 1 luglio la presentazione del restauro di un affresco nella basilica di San Maurizio Un pomeriggio di fede e cultura per un affresco ritrovato. Domenica 1 luglio scorso, nella basilica di San Maurizio, la consueta celebrazione eucaristica delle ore 17 è stata presieduta dal vescovo Pier Giorgio Debernardi, con l’accompagnamento musicale da parte del coro femminile pinerolese Ensemble Vocale Arcadia, diretto dal maestro Mario R. Cappellin. A seguire, la conferenza di presentazione dell’affresco restaurato: “La Madonna col Bambino e Santi”. Dopo il saluto di Luisella Chiara Roberto (presidente dello Zonta Club Pinerolo) e l’introduzione di Mario Marchiando Pacchiola (direttore dell’Ufficio diocesano Beni Culturali), ha preso la parola Valeria Moratti (funzionario di zona della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte), che ha illustrato nei dettagli le caratteristiche dell’affresco e i vari lavori di ripristino che sono stati eseguiti. Il dipinto murale, collocato sulla controfacciata sinistra della basilica, raffigura Maria di Nazareth in trono con, sulle ginocchia, il piccolo Gesù che porge la palma del martirio a un santo francescano. Ai lati, due santi: Bartolomeo (con libro e coltello) e l’evangelista Luca (nell’atto di ritrarre Maria, come narra la leggenda che lo presenta come il primo ad averne tramandato l’immagine). Le dimensioni e la forma del dipinto, oggi decurtato su tre lati, fanno presumere che costituisse l’ancona di un altare a muro. L’affresco indica come principale referente figurativo l’attività tarda dell’atelier Serra, dinastia di pittori pinerolesi operanti prevalentemente in Val Susa nella seconda metà del XV secolo. Le caratteristiche della luce e del colore, insieme alla più vigorosa figura di san Bartolomeo, sembrano potersi collegare allo stile del Maestro di Cercenasco. Il restauro dell’affresco è stato eseguito dal torinese Consorzio San Luca per la Cultura, l’Arte ed il Restauro, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte. Direzione tecnica dei lavori: architetto Marina Locandieri e professor Michelangelo Varetto. L’opera di recupero (resa possibile dal generoso contributo da parte dello Zonta Club Pinerolo) ha posto rimedio al grave degrado nel quale versava l’opera per effetto dell’umidità di risalita.
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