Nella notte tra il 28 e il 29 giugno, festività dei santi Pietro e Paolo, è tradizione diffusa nella comunità rurale del Nord Italia creare la barca o veliero di San Pietro. Si tratta di una tradizione presente in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte e nel Nord Toscana.
L’ usanza consiste nel porre durante la notte un contenitore di vetro riempito d’acqua e nel quale si è fatto colare un albume d’uovo in un punto esterno dove questo possa assorbire la rugiada. Il mattino seguente all’interno dell’ acqua dovrebbero trovarsi alcune strutture che ricordano una barca a vela o un veliero, formate dall’ albume d’uovo grazie alle variazioni termiche tra il giorno e la notte.
Secondo il folklore questi velieri sarebbero prodotti dallo stesso San Pietro, attraverso il suo soffio sul contenitore durante la notte. La forma delle vele veniva usata per trarre il buono o cattivo auspicio sull’ annata agraria o sulla stagione di pesca.
Si tratta di una credenza diffusa a partire dal VIII secolo grazie ai monaci cristiani benedettini e che a sua volta ha subito diverse varianti in base al luogo dove questa attecchiva. La circolazione di questa usanza fortemente collegata al sentimento rurale riguardo agli eventi atmosferici e alla loro influenza sui raccolti agricoli ha quindi creato una tradizione che ancora tutt’oggi rimane viva nella popolazione del Nord Italia.
Federico Depetris