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Cultura  

Il Dux Aymo ritrovato

Il Dux Aymo ritrovato

Sabato 16 marzo si è svolta a Pancalieri la cerimonia di inaugurazione dei lavori di restauro della cappella cimiteriale di Santa Maria della Pieve.
Avviato nel 2015, il restauro ha permesso sia di far emergere importanti opere, sia di definire le fasi storiche dell’edificio, risalente al IV-V secolo d.C., restituendo alla comunità elementi architettonici ed artistici che fanno parte di un patrimonio diffuso di cappelle di cui il territorio è ricco (pievi cimiteriali, di campagna), che custodiscono pezzi di storia delle comunità e testimonianze artistiche, a volte celate da interventi succedutisi nel tempo.
In particolare, i lavori hanno riportato alla luce un’ampia porzione dell’abside romanica all’esterno, fino ad oggi nascosta da un muro di tamponamento.
All’interno è stato restaurato, sulla parete sud, un prezioso frammento di affresco quattrocentesco: “la Messa di San Gregorio”. Si tratta di un’iconografia rara in Piemonte, che rappresenta la miracolosa apparizione di Gesù Cristo a San Gregorio Magno mentre celebra la Messa, attribuita al pittore Dux Aymo, databile intorno al 1430.
Sulla parete absidale, inoltre, è stato riportato all’origine il muro in laterizio romanico, scoprendo una porzione di affresco raffigurante la parte inferiore di una Madonna in trono con il Bambino. L’opera è attribuita allo stesso artista per affinità stilistica e per tecnica pittorica.
Dux Aymo, pittore di origine pavese nato intorno al 1380, ebbe la sua formazione artistica presso la corte viscontea, nei primi anni del XIV secolo, ma 1417 si trova a Pinerolo al servizio del principe Ludovico d’Acaia come artista di corte. Non lascerà più il territorio piemontese, come dimostrano gli affreschi a lui attribuiti e documenti ancora conservati. Morì probabilmente intorno al 1450.
Il suo stile, nato intorno alla corte lombarda di Gian Galeazzo Visconti (1351-1402), con un linguaggio artistico noto come “Gotico Internazionale”, che predilige atmosfere aristocratiche con colori vivaci ed uso di materiali preziosi, si fonde negli affreschi pinerolesi con la più severa cultura del “Realismo Gotico Piemontese” (il cui il maggior esponente è Giacomo Jaquerio), formando uno stile unico e personale, tanto che in questi ultimi anni la sua figura è andata assumendo uno spessore critico sempre maggiore, venendo ad essere paragonato al coevo e più famoso Maestro della Manta.
L’unico capolavoro firmato è il ciclo di affreschi della chiesa di Santa Maria di Missione a Villafranca Piemonte, realizzato in coincidenza con quello di Pancalieri. Altra opera che si riconosce come sua si trova a Santa Maria di Macello (1429).
La cappella di Santa Maria della Pieve di Pancalieri, valorizzata dall’accurato restauro filologico e conservativo, si inserisce quindi a pieno titolo nel patrimonio architettonico ed artistico regionale, ponendo l’attenzione su una stagione culturale particolarmente feconda nel territorio.
Sarà ancora visitabile nei giorni 23 e 24 marzo dalle ore 14 alle ore 18.

CLAUDIA PRIOLO

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