24 novembre 2014

“Salviamo il Castello!” Questo l’appello che un gruppo di cittadini bruzolesi in accordo con il Comune rivolge alle istituzioni pubbliche e private che si occupano di beni culturali. Venuti a conoscenza della possibilità di una tutela e valorizzazione del Castello da parte del FAI, i concittadini hanno fondato il gruppo volontario e apartitico per la salvaguardia del maniero, “Amici del Castello di Bruzolo e di Raffaella Marconcini”, insieme al Comune, con lo scopo di salvaguardare un patrimonio culturale e identitario enorme per il paese. Oggi la proprietà è, infatti, oggetto di un lascito ereditario al FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, da parte della proprietaria Raffaella Marconcini, deceduta lo scorso agosto all’età di 92 anni, per farne un museo aperto alla comunità bruzolese e a tutta la Valle. Il FAI, in qualità di “chiamato all’eredità” non si è ancora espresso in merito, in attesa di un interessamento da parte degli enti locali, pubblici e privati, per un inserimento del Castello nelle strategie turistico-culturali della zona, chiave di volta per una sua valorizzazione. Un gesto generoso, quello compiuto dalla professoressa Raffaella Marconcini, che rappresenta un’opportunità per il sistema culturale valsusino: il castello infatti è perfettamente integro con le sue strutture di maniero cinquecentesco e con intorno il ricetto medioevale ancora abitato. Costituisce, a detta degli esperti, un bene culturale senza eguali in Valle di Susa che con l’organizzazione e il marchio del FAI potrebbe diventare un cosiddetto bene “faro”, capace di richiamare turisti nel territorio insieme alla Sacra di San Michele, all’Abbazia di Novalesa, ai musei e beni religiosi del territorio. Dopo secoli, prima di dominazione signorile e poi, con l’acquisto da parte della famiglia borghese degli Olivero, di lento accostamento alla vita del paese, il Castello potrebbe in questa occasione riacquistare tutta la sua valenza di patrimonio comune di Bruzolo, che in esso potrebbe rileggere la propria storia e rafforzare la sua identità. Un ritorno alla comunità carico di significato, tramite un dono che non può andare perduto. In tanti nel 2010 parteciparono ai 400 anni del Trattato di Bruzolo e oggi, con quello spirito ci si è ritrovati e sono state pensate le diverse iniziative: una pagina Facebook intitolata “Salviamo il Castello di Bruzolo”, l’adesione al censimento nazionale del FAI “I Luoghi del Cuore”, una sfida nella sfida mancando meno di un mese alla chiusura del 30 novembre, e infine una raccolta di firme:un’iniziativa, quest’ultima, funzionale a portare avanti nel tempo l’idea del censimento che necessariamente si chiuderà tra poco. Come si può quindi aiutare a tutelare e a valorizzare il Castello? Si chiede un gesto facile, e che non comporta altro impegno che votarlo firmando il censimento del FAI sul sito: http://iluoghidelcuore.it

Luca Giai

bruzolo - Copia