Tra i numerosi edifici di importanza storica e artistica di Pinerolo emerge il cosiddetto “palazzo degli Acaia”, che da troppi anni ormai versa in situazioni critiche. L’edificio in questione, in realtà, come già raccontato su queste pagine, pare non essere appartenuto agli Acaia ma ad un’altra importante famiglia pinerolese. Oltre le questioni storiche, è però evidente la sua rilevanza e la sua “fragilità”.
«L’immobile è di proprietà comunale dal 1983. Oggi i lavori sono capo alla proprietà sotto lo stretto controllo della Sovrintendenza – spiega Maurizio Trombotto presidente dell’associazione culturale “Italia Nostra” di Pinerolo – Come sezione locale abbiamo da sempre sollecitato interventi su di esso, quando risultavano sospesi o tardivi, al fine di renderlo al più presto disponibile per la collettività». E prosegue: «Durante quest’anno, pare che finalmente siano stati fatti dei passi in avanti. Infatti è stata realizzata la copertura provvisoria del corpo di fabbrica lungo la via “Al Castello” con il relativo ponteggio che sorregge il soprattetto e la sostituzione con lamierati di parte della copertura del corpo di fabbrica che ospita gli affreschi del palazzo. Si tratta degli unici interventi effettuati dalle varie amministrazioni cittadine a partire dal 1983, senza contare la rimozione delle masserizie e delle macerie, che gravavano su parte delle solette dell’edificio ad opera della precedente amministrazione Buttiero». Trombotto anticipa che nel 2019 dovrebbe avvenire l’inaugurazione di un grande cantiere promosso dall’attuale amministrazione al termine del quale l’immobile dovrebbe tornare agibile.
Intanto in città sono in atto i preparativi per un evento che si terrà il prossimo anno: i 600 anni dalla fine del principato degli Acaia, avvenuta nel 1418 con la morte di Ludovico Acaia, l’ultimo discendente della nobile famiglia pinerolese.
«Si tratta di una ricorrenza importantissima per Pinerolo – riferisce Martino Laurenti assessore alla cultura del comune di Pinerolo -. Il 14 dicembre, infatti, presso la Casa Madre delle suore Giuseppine, si terrà una conferenza a cura di Italia Nostra, sugli edifici civili medievali tra cui il palazzo di via Jacobino Longo. Invece il 15 dicembre, presso la biblioteca, si riuniranno molti storici esperti del settore per parlare dell’edificio pinerolese». Il Palazzo degli Acaia, però, non sarà coinvolto direttamente da questi eventi. «Al momento non abbiamo previsto visite – puntualizza Laurenti -. Com’è infatti ben noto la situazione è quella di un palazzo con gravi problemi strutturali. Il Comune è intervenuto per tamponare i crolli, sia sull’ala di via al Castello, sia sull’ala interna e gli uffici ai lavori pubblici stanno lavorando per il primo stralcio dei lavori sul tetto. Credo che di eventuali visite, anche solo parziali, se ne possa parlare in tempi molto lunghi. Occorre, infatti, creare le condizioni minime di sicurezza, che al momento non ci sono affatto».
Italia Nostra si è, però, dichiarata disponibile un domani a gestire tale servizio e ricorda che non smetterà mai di puntare i riflettori su questa fondamentale questione cittadina.
Lorenzo Battiglia