Amedeo Guillet, nato il 7 febbraio 1909 da una nobile famiglia piemontese e capuana, frequentò l’Accademia Militare di Modena, da cui uscì con i gradi di Sottotenente di Cavalleria del Regio Esercito nel 1931.
Assegnato al reggimento “Cavalleggeri di Monferrato”, dimostrò ben presto spiccate qualità militari e, soprattutto, di cavaliere. Fu tra i primi Ufficiali della Cavalleria Italiana ad applicare rigorosamente il metodo di equitazione naturale del Capitano Federico Caprilli e per le sue innate capacità equestri fu incluso tra i quattro cavalieri che avrebbero costituito la squadra italiana di equitazione per le Olimpiadi di Berlino del 1936. Tuttavia, alle Olimpiadi di Berlino non arrivò mai. Era iniziata, infatti, la campagna di Abissinia ed il Tenente Guillet non ebbe minima esitazione nella scelta: il suo primo dovere di militare era di servire la Patria in armi e, quindi, la campagna di guerra aveva priorità sulle Olimpiadi.
Questo personaggio sarà ricordato, venerdì 14 giugno alle ore 18,00 presso la sede del Museo Storico dell’Arma di Cavalleria (Viale Giolitti n.5 – Pinerolo) nella conferenza “Un Cavaliere in Africa Orientale Italiana” (7 febbraio 1909 – 16 giugno 2010). In occasione del 3° anniversario della scomparsa sarà anche inaugurata una sala di cimeli e una mostra fotografica a lui dedicata.