La mostra è visitabile fino al 31 ottobre La storia di Pinerolo attraverso i suoi mercati, le piazze, i luoghi della vendita, i carretti e i banchi, uomini e donne con le loro merci alla ricerca di compratori, lo sviluppo sociale ed economico di una comunità, di una città attraverso il commercio, lo scambio di prodotto contro moneta, diversa natura di prodotti a secondo della stagione e secondo le epoche. Ripercorre un tempo lungo, dal 1075 ai giorni nostri, cercando di riproporre una visione miscelata fra storia, società, curiosità la mostra fotografica “Mille anni di mercati a Pinerolo” realizzata dal Civico Museo Etnografico del Pinerolose e dal Museo del Gusto presentata in città in occasione della manifestazione “Direfarecosolidale” e ora allestita presso il Museo Entografico a Palazzo Vittone fino al 31 ottobre. Fondamenta della mostra lo studio certosino svolto da Giovanni Visentin, figura importante di ricercatore e storico della città, convogliato nel 1996 nel volume “996 Anni di Mercati a Pinerolo”, pubblicato nella Collana Pinerolo Sì da Alzani Editore. Un viaggio nel tempo dettagliato che muove i suoi passi da un atto del 23 luglio 1075 nel quale è citata l’esistenza di un mercato “del piano” presso la Chiesa di San Donato, sul quale Adelaide riscuoteva i diritti che col documento cede, per la metà, all’abbazia di Santa Maria. Seguono “Statuti” diversi, a regolamentare gli scambi; nel 1364 il Comune “attinge reddito dalle gabelle riferite al commercio di: vino forestiero, vino del territorio, vino venduto al minuto, fieno del territorio e forestiero, sale portato attraverso il territorio, bestie vendute in città e portate fuori del territorio, della canapa, della lana, delle pelli, dei panni, dei coltelli, dei fustagni transitanti, del rame, delle piume e delle pellicce.” Un racconto per date, testimonianze e fatti salienti tratti dal libro di Visentin per la ricostruzione di una parte importante dell’economia e dello sviluppo della città degli Acaja e della Cavalleria nei secoli, accompagnata da una ampia sequenza di immagini dei posti, delle testimonianze pittoriche ed architettoniche dei luoghi del mercato, in tempi più vicini, all’epoca della fotografia, arricchita da una bella rassegna di cartoline, i bianchi e neri de “ ‘l mercà d’Piassa Fòntana”, di quello “dle cavagne” e “ ‘l mercà dij “busiard”, fino ai colori di oggi, e a quelli un po’ scoloriti della prima rassegna dell’Artigianato del Pinerolese del 1976 nei locali della ex caserma Fenulli, che raggiunge nel 2012 la 36° edizione. “Al centro di molte delle immagini riproposte nella mostra ideata da Ezio Giaj, direttore del Civico Museo Etnografico e da Alessandra Maritano, Vicepresidente dell’Ente – per rendere omaggio a Giovanni Visentin, – evidenziano i promotori – oggetti, articoli diversi: ceste, caretti, nuda terra ad accogliere maiali, mucche, polli, ceste di ortaggi, castagne, legna, … ieri; polli cucinati, pesce, casalinghi, abbigliamento, fiori, piante e frutta, verdura, specialità di altre regione e anche paesi,… oggi, e fra loro la dimensione sociale e di colore del mercato, di incontro fra culture, fra mestieri, fra linguaggi, fra bisogni, un contesto che rivela ancora uno scambio dal “volto umano,” i prodotti, le merce ti vengono prosposte da delle persone vocianti e non da muti scaffali”. La documentazione fotografica impiegata nella mostra a pannelli, assai ricca è stata elaborata da Remo Caffaro attingendo ad importanti e qualificate fonti, agli Archivi Storici Alifredi e Tavera, Santini e Filippo Seves.
La mostra è patrocinata dalla Città di Pinerolo, Museo del Gusto di Frossasco e fa parte del processo di valorizzazione culturale di Pinerolo e le Valli: Cammini di Libertà fra Arte e Cultura. Info: www.museoetnografico.it; www.pinerolovalli-artecultura.it; www.turismotorino.org; www.museodelgusto.it.