28 Settembre 2020
[ video ] “Ti custodirà” è l’inno del nuovo anno pastorale
![[ video ] “Ti custodirà” è l’inno del nuovo anno pastorale](https://www.vitadiocesanapinerolese.it/wp-content/uploads/2024/03/Screenshot-2020-09-24-17.28.08.png)
Le parole sono quelle del salmo 121. La musica è stata composta dal maestro Mauro Goia. Si intitola “Ti custodirà” e sarà l’inno del nuovo anno pastorale diocesano 2020-2021.
«Abbiamo scelto questo salmo – spiega il vescovo Derio – perché propone le tematiche che abbiamo scelto come diocesi, proseguendo il cammino sulle relazioni. In modo particolare nella prima parte dell’anno ci concentreremo sulla fiducia. Nella seconda parte sul dono e sulla gratuità. Riprenderemo insomma alcune delle parole chiave suggerite nella lettera pastorale “Vuoi un caffè?”».
A raccontare la genesi della composizione è lo stesso Mauro Goia: «“Ti custodirà” nasce da un bell’incontro con il vescovo Derio. Si parlava dell’importanza del grande patrimonio culturale e teologico contenuto nei salmi ed è venuto spontaneo pensare ad una raccolta di nuove lodi basate appunto sulle parole dei salmi. Detto fatto, il Vescovo ha scelto di provare con il bellissimo salmo 121, dove il tema della fiducia viene espresso con tenerezza e nello stesso tempo con grande forza».
Goia ha scritto di getto la melodia del ritornello: «una sorta di rincorsa tra le voci femminili e quelle maschili, quasi un breve canone che termina con l’unione armonica delle due voci a rappresentare il legame con il Signore, “colui che ci protegge e ci preserva da ogni male”. Anche le strofe vedono l’intervento delle voci femminili alternate a quelle maschili, per poi riunirsi nell’ultimo verso prima della ripresa del ritornello».
La traccia che tra pochi giorni sarà possibile ascoltare sui siti internet della diocesi e di Vita è cantata da Mauro e da Mega Sihombing, ma l’idea è quella di registrarne una versione corale, con il neonato coro “Vita che Canta”.
«È bello avere alcuni segni che accomunano il cammino di tutta la diocesi – conclude il vescovo -. Uno di questi segni è il dipinto “La tempesta sedata” di Eugène Delacroix che sarà presente in tutte le chiese e che invito ad esporre anche nelle case. L’altro è proprio questo canto. Questi due segni insieme ci fanno sentire chiesa locale, unica chiesa. Sono stimoli che possono aiutare a riflettere oltre che rafforzare il senso di appartenenza».
Clicca qui per scaricare lo spartito.
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