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Chiesa  

Uscire, incontrare, donarsi

Uscire, incontrare, donarsi

9 dicembre 2014

Sacrofano (Roma). Dal 20 al 23 novembre scorso il IV Convegno Missionario Nazionale

Alle 9 in punto di sabato 22 novembre il Papa è entrato nell’aula Paolo VI: con un incedere informale, un foglio in mano e il sorriso negli occhi e sulle labbra. «Buongiorno (… ) vi accolgo volentieri (…) vi siete alzati presto stamattina?». Queste sono state le parole che, dirette al cuore, ci ha rivolto subito. L’udienza particolare è stata un momento emozionante. Il più emozionante di tutto il IV Convegno Nazionale Missionario che si è svolto dal 20 al 23 novembre a Sacrofano, piccolo centro nei pressi di Roma. Durante il discorso, Papa Francesco ha spesso abbandonato il foglio stampato ed ha aggiunto pensieri a braccio.
Ci ha invitati a scoprire le novità, ad impegnarci con passione per lasciare un’eredità missionaria, senza scoraggiarci nelle difficoltà che non mancano mai. Un invito pressante a cominciare dalla catechesi missionaria dei bambini, ad uscire da noi stessi per lasciare entrare Dio in noi, ad essere operatori di pace. E a non rimanere indifferenti alla guerra, alla violenza, alla miseria, per poter coltivare il sogno della pace. Ci ha ripetuto che «lo spirito della missione “ad gentes” deve diventare lo spirito della missione della chiesa nel mondo. Uscire, ascoltare il grido dei poveri e dei lontani, incontrare tutti e annunciare la gioia del Vangelo».
Al termine dell’udienza tutti i bambini presenti sono stati fatti salire sul palco: il Papa li ha benedetti e baciati ad uno ad uno. Ad un piccolo, che piangeva disperato per l’allontanamento dalla mamma, ha sussurrato: «Stai tranquillo, sono vestito di bianco ma non sono il dottore», calmando come per miracolo il pianto struggente. Dopo l’incontro coi bambini è sceso dal palco per stringere tutte le mani che si protendevano verso di lui.
Altri momenti particolarmente significativi si sono vissuti durante le celebrazioni eucaristiche animate da un coro multietnico, i Malaika (angeli), formato da coristi provenienti da diversi Paesi: Congo, Equador, Albania, Italia, che cantano in diverse lingue, tra cui swaili e lingala. In particolare la grande chiesa strapiena di gente raccolta e festosa al tempo stesso ci ha ricolmato il cuore di vera gioia cristiana.
Al convegno – dal titolo “Alzati va’ a Ninive la grande città (Gn 3,2) … dove il Vangelo si fa incontro” – hanno partecipato quasi 900 persone arrivate da tutte le diocesi d’Italia (130 preti, 230 religiose e religiosi, 520 laici). Sull’ossatura delle relazioni bibliche, teologiche, sociologiche ed antropologiche si sono innestati i lavori dei laboratori di studio e di proposta pastorale. Piccoli gruppi di 20-30 elementi ciascuno hanno ragionato e discusso su quattro macro-temi: animazione, formazione, cooperazione, strutture, all’interno dei quali sono state sviluppate riflessioni su 32 filoni specifici. Dall’animazione missionaria parrocchiale alla formazione missionaria in tutte le sue sfaccettature – seminaristi, società civile, “fidei donum” in partenza e rientrati; dalla cooperazione alla pari tra chiese sorelle alle onlus di ispirazione cristiana e alla loro opportunità nei Centri Missionari Diocesani, fino all’equipe fraterna ed itinerante dei Centri stessi, per citare soltanto i più significativi.
Giornate intense, sempre ispirate dall’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”, iniziate con la preghiera del mattino e terminate a sera inoltrata, dopo la pausa della cena. Presentazioni, musica, collegamenti con missionari in diverse zone del mondo, un sito aggiornato in tempo reale, la possibilità di seguire il convegno in streaming e di comunicare tramite i social network Twitter e Facebook: insomma la tecnologia a 360 gradi a servizio della missione.
Uno degli interventi più incisivi, quello di padre Gustavo Gutierrez, ha posto ancora l’accento sui poveri.
Torniamo a casa con la consapevolezza di dover fare di più per tener alta l’attenzione sul mondo impoverito e trasmettere ai fratelli la gioia del Vangelo. Applicando, in estrema sintesi le conclusioni del convegno: riaccendere la passione per la missione, ricordandoci che per far ciò occorre uscire, incontrare, donarsi, migliorare la comunicazione, narrare, fare rete, studiare ed aiutarci.

Suor Dina, Lucy e Francesco Pagani
Centro Missionario Diocesano

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