1 Febbraio 2014
Terra santa. Diario di un pellegrinaggio

Febbraio 2014
“Un itinerario di scoperta, preghiera, intense emozioni, vissuto con fede e partecipazione”. Inizia con questa significativa frase il diario prezioso d’informazioni scritto, giorno dopo giorno, con pazienza certosina, da Stefania Tessore di Perosa Argentina che ha partecipato al Pellegrinaggio in Terra Santa, dal 28 dicembre 2013 al 4 gennaio 2014 organizzato dall’Opera Diocesana Pellegrinaggi in collaborazione con il C.I.T.S. (Centro Italiano Turismo Sociale) di Pinerolo. Un gruppo di 25 pinerolesi con 11 amici della Cattedrale di Fossano accompagnati dal parroco don Piero Ricciardi e quattro di Alba (Cn). Otto giorni di preghiera e tanta amicizia per riflettere su Cristo come: guida, maestro, sposo (come amore che riempie il vuoto della nostra vita). Mistero del Natale, Cenacolo, Volto di Gesù. Preghiera uguale ascolto. “Dio ci parla come brezza, come venticello” con la preziosa guida spirituale di don Egidio Motta parroco di Mondovì. Camminare sui luoghi dove Gesù ha vissuto con i suoi insegnamenti e miracoli.
Tiberiade. Prima tappa. Fondata da Erode intorno al 20 d.C. per onorare l’imperatore Tiberio. Voleva farla diventare la capitale del regno di Galilea. Ma gli ebrei non volevano abitarci per la presenza di un cimitero che la rendeva impura. Ci sono solo più i resti della Chiesa di S. Pietro e la ex sinagoga, oggi moschea. Il lago di Tiberiade o Genesaret che significa arpa per la sua forma. E’ il più grande lago d’acqua dolce della terra sotto il livello del mare meno 213 mt. Principale immissario ed emissario il fiume Giordano.
Monte Tabor. La montagna più caratteristica della Galilea (mt.588 s.l.m.) spicca nella pianuta di Esdrelon. I primi cristiani lo hanno identificato come dell’episodio evangelico della Trasfigurazione dove Gesù rivela la sua divinità. Basilica della Trasfigurazione opera dell’ architetto Antonio Balduzzi (1924). Ha tre navate, sotto l’abside una cripta in cui sopra c’è l’altare maggiore intitolato alla Trasfigurazione. Sulla facciata ci sono due torri costruite sopra due cappelle bizantine preesistenti dedicate a Mosé ed Elia.
Monte Carmelo. Due santuari carmelitani: Stella Maris costruito attorno alla grotta dove si è rifugiato Elia. Monastero di Mukharata (sacrificio) luogo dove avviene la sfida tra Elia e i 450 sacerdoti del Baal, il dio dei tuoni, fulmini e pioggia. Ai piedi del monte Carmelo scavi archeologici di Megiddo antichissima città-stato.
Monte delle Beatitudini. Convento di suore francescane. Santuarietto dal Balduzzi a pianta ottagonale per ricordare le 8 beatitudini.
Tabgha. Per le sue 7 sorgenti. Santuario della moltiplicazione dei pani e dei pesci; è una chiesa benedettina gestita da tedeschi. Al centro davanti all’altare c’è il mosaico con due pesci e solo quattro pani. E il quinto? E’ sull’altare, come pane di vita.
Cafarnao. E’ la città scelta da Gesù come base per la predicazione in Galilea insieme ai suoi discepoli. Episodi noti dei vangeli: chiamata dei primi discepoli, il paralitico calato dal letto la risurrezione della figlia di Giairo, guarigione di un servo del centurione.
Nazareth. E’ la città araba più grande d’Israele. Al tempo di Gesù Nazareth era un villaggio rurale e, a causa della vicinanza con i popoli pagani, la sua popolazione era considerata impura. Ecco perché Gesù viene chiamato “il Nazareno” in tono spregiativo. Basilica dell’ Annunciazione costruita negli anni Sessanta del XX° secolo sul sito dove esisteva una chiesa francescana. Si sviluppa su due livelli: Inferiore raccolta in una luce soffusa attorno alla grotta dell’ Annunciazione identificata con certezza come la casa di Maria. Sotto l’altare è presente la scritta “verbum caro factum est”. Superiore slanciata verso l’alto e immersa nella luce trasmessa dalla grande cupola, dalla caratteristica forma di giglio rovesciato.
Bet Shean. Era la capitale della città della decapoli (Bet casa e Shean dea dei serpenti). Sorge sulla strada che va da Tiberiade a Gerusalemme, a poca distanza dal monte Gelboe, zona teatro delle vicende di Saul e Davide. Secondo la Bibbia e sulle mura di questa città che venne esposto il corpo del re Saul, morto gettandosi sulla sua spada per non cadere nelle mani dei nemici (I° libro Samuele).
Nablus. Neapolis città dell’antifada. Capoluogo della Samaria, alla confluenza dei monti Ebal e Garizim. Fu fondata nel 72 d.C. e vi nacque Giustino, scrittore cristiano dei primi secoli. In un sobborgo di Nablus, non lontano dal pozzo di Giacobbe, si trova Tell Balata, l’antica Sichem, luogo di notevole importanza nell’ Antico testamento dove sono avvenuti gli episodi della promessa di Dio ad Abramo. I monti Garizim (abbondante vegetazione) ed Ebal (roccioso) furono significativi nella storia del popolo d’ Israele. Sul monte Garizim, per i samaritani, avvenne il sacrificio di Abramo.
Gerico. La città più antica del mondo, pare fondata nel 8.000 a.C. E’ un’ antica oasi nella valle del Giordano a 30 Km da Gerusalemme, detta “Città delle Palme”. E’ la città più bassa della terra a 260 mt sotto il livello del mare. C’è il monte della Quarantene, su cui si ambientarono i 40 giorni dei Gesù nel deserto (Mt 4,1-11). A Gerico è possibile vedere il grande sicomoro che ricorda l’episodio del pubblicano Zaccheo convertito da Gesù (Lc 19,1-10).
Qasr Al-Yahud. Sulle rive del Giordano, sito riconosciuto dove Giovanni il Battista battezzava e predicava e dove battezzò Gesù. Sono ricordati anche l’ingresso del popolo di Israele nella Terra Promessa al termine dei 40 anni passati nel deserto col passaggio miracoloso del Giordano. Il fiume nasce sul monte Hermon, vicino al confine con Libia e Siria. E’ lungo 320 Km e termina la sua corsa nel mar Morto. Dopo aver alimentato il lago di Tiberiade. Per gran parte del suo percorso segna il confine tra Israele e la Giordania.
Mar Morto. Un grande lago interno, chiamato Mare di sale, a 400 mt. sotto il livello del mare. Le acque sono totalmente ricche di sale che nessun pesce può vivere. I sali e i fanghi fanno bene alla pelle, ma mai bagnarsi il viso e gli occhi. Aneddoto ebraico del Talmud. Tiberiade è un lago ricco di pesci. Invece il Mar Morto no, anche se il fiume che alimenta entrambi è il Giordano. La differenza è che il lago di Tiberiade è generoso, riceve l’acqua e poi la ridà mentre il Mar Morto è egoista perché se la tiene, quindi è destinato a morire.
Qumram. Non è citato nella Bibbia, ma è luogo interessante. In questo sito gli scavi hanno portato alla luce i resti degli insediamenti degli Esseni, importante gruppo religioso al tempi di Gesù.
Monastero San Giorgio in Kotziba e Wadi Qelt. Greco-ortodosso. E’ circondato da numerose grotte. Situato in Wadi Qelt un canyon che da Gerusalemme scende a Gerico e forma una piccola oasi. Sono i luoghi della parabola del buon Samaritano (Lc10, 29-37) Facendo gli scavi hanno trovato anche i resti di una taverna, ovviamente si è pensato a quella della parabola. “Il prossimo non è chi viene aiutato, ma chi aiuta. E’ Gesù il buon Samaritano che si fa prossimo a noi”.
Gerusalemme. La città è circondata da mura fatte costruire nel XVI° secolo dal sultano turco Solimano il magnifico alte circa 13 mt.
Ha 8 porte tutte, tranne una, (la porta della misericordia) servono ancora agli abitanti di Gerusalemme e ai suoi visitatori.
Porta di Zion (Sion). Porta del profeta David, la sua tomba è al monte Zion, conduce direttamente ai quartieri armeno ed ebraico.
Porta del letame. Deriva dai rifiuti ammucchiati in questo luogo nell’antichità dove i venti avrebbero trasportato via gli odori.
Porta della misericordia (Porta dorata) Nelle mura orientali esterne del Tempio. Si trova all’interno di un cimitero mussulmano.
Porta di Santo Stefano (Porta dei leoni). Tradizione vuole che Santo Stefano primo martire cristiano, sia stato lapidato poco distante.
Porta di Erode (Porta dei fiori). Conduce direttamente ai vecchi mercati della città e quartiere arabo. Nessun riferimento a re Erode.
Porta di Damasco. Bellissimo esempio di architettura ottomana. La più importante nel quartiere arabo. Gli archeologi hanno scoperto una parte di via costruita dall’imperatore Adriano nel II° secolo d.C.
Porta Nuova. Unica porta della città vecchia che non faceva parte della progettazione originale delle mura del 16° secolo. Aperta nei giorni della colonizzazione dell’impero ottomano per i pellegrini.
Porta di Jaffa. Facile accesso per i pellegrini ebrei e cristiani dal porto di Jaffa, direttamente al quartiere ebraico cristiano. La città è divisa in quattro quartieri: cristiano, musulmano, armeno, ebraico. Fuori delle mura: monte Sion, il Cenacolo, la basilica Dormizione, la casa di Caifa, e la prigione di Gesù con la chiesa di san Pietro in Gallicantu, la piscina di Siloe, la valle della Geenna. Sul Monte degli Ulivi la basilica dell’ Eleona, tombe dei profeti, la chiesa Dominus Flevit, il cimitero ebraico, il giardino dei Getsemani.
Muro Occidentale (Kotel) o del Pianto. E’ l’unica parte superastite delle mura costruite da Erode per sorreggere l’enorme terrapieno su cui sorgeva l’antica Tempio di Gerusalemme, distrutto nel 70 d.C. dai soldati romani. Gli ebrei si recano a pregare su questo luogo fin dal XV° secolo, anche se la disposizione attuale è del 1967 , dopo la guerra dei sei giorni, quando gli israeliani sono tornati in possesso di Gerusalemme ed hanno abbattuto le case adiacenti.
Betlemme. Si trova circa una decina di chilometri da Gerusalemme, c’è da passare un check-point perché è territorio palestinese. I cristiani a Betlemme sono ormai pochi, mettono sulla loro casa una formella di terracotta con S. Michele per distinguersi. A Betlemme (Beth-lehem, casa del pane) sono nati anche re David (figlio di Rut), che qui fu segretamente fu consacrato successore di Saul, da Samuele inviato da Dio. Rachele moglie di Giacobbe (figlio di Isacco)morì sulla strada di Betlemme mentre dava alla luce il figlio Beniamino.
Campo dei Pastori (Beit Saur). Dove l’ Angelo avrebbe annunciato l’arrivo del Messia. Santuarietto “Gloria in Excelsis” del Barluzzi.
Basilica della Natività. Tutta la zona è piena di grotte. Secondo la tradizione Gesù e nato in una di queste grotte. L’imperatore Adriano fece cancellare ovunque il ricordo di Gesù, e fece costruire sul luogo della Grotta santa un tempio di Adone (135 d.C) ma la regina Elena fece costruire da suo figlio l’imperatore Costantino la prima Basilica della Natività (329 d.C). La Basilica oggi ha pianta cruciforme ed è divisa in 5 navate. Nell’abside c’è l’altare della Natività sotto la quale una stella d’argento a 14 punte indica i luogo della nascita. La stella è segno di regalità e divinità: indica che il bimbo nato nella mangiatoia è il vero Salvatore.
Santa Caterina. E’ la chiesa parrocchiale cattolica di Betlemme costruita nel 1881 ed affidata ai francescani. All’interno sulla destra c’è il bassorilievo che narra la storia di Davide.
Ospedale la Grèche. Per i bambini, gestito dalle suore dal 1884. Ospita 42 bambini. Le prime figlie della Carità di S. Vincenzo venivano dalla Francia. Grèche vuol dire sia capanna, sia presepe.
Spianata delle Moschee. Luogo religioso molto importante per le tre grandi fedi monoteiste e particolarmente per l’islam e l’ebraismo.
Detta dai musulmani “Haram Ash-Sharif” e molto ampia. Ein Karem dove sorge il santuario che ricorda la visita di Maria a Elisabetta.
Moschea di Al-Aqsa. Terzo luogo importante per l’Islam dopo la Mecca e Medina. E’ il vero centro spirituale della Spianata luogo della preghiera e insegnamento. La tradizione racconta che qui furono accolti i 9 cavalieri che fondarono l’Ordine dei Templari.
Cupola della Roccia. Bellissima moschea dalla cupola d’oro con muri esterni rivestiti di marmo nella zona inferiore e di maioliche arabesche blu, bianche e verdi nelle zona superiore. Fu costruita a partire dal 685 d. C. ed è il monumento islamico più antico di Gerusalemme. La porta d’oro è un altro luogo interessante soprattutto per i cristiani, ma attualmente è murata. Questo luogo è identificato come il punto d’accesso di Gesù nel giorno dell’ingresso trionfale a Gerusalemme la Domenica delle Palme (mt.21,1-11).
Ein karim. Santuario della Visitazione. Villaggio a pochi Km da Gerusalemme, luogo Visitazione di Maria a Elisabetta (Lc.1,39-45). Costruita nel 1938. Prima della salita che porta al santuario, si trova una fonte, Sorgente della Vergine, ritenuto luogo dell’incontro di Maria con Elisabetta dove i musulmani hanno costruito una moschea.
Museo Yad Vashem o Olocausto. Significa “un posto, un nome” frase del profeta Isaia. C’è il memoriale dei bambini: all’interno una voce ripete il nome di ciascun bambino vittima dell’ Olocausto, con età e provenienza. Una sola candela nel buio che si riflette più volte.
Chiesa della Dormizione. Ricorda la morte di Maria. La tradizione cristiana pone sul Sion il luogo in cui la madonna morì e il suo corpo fu poi portato nella valle del Cedron. Sotto la chiesa nella parte centrale della cripta c’è una statua di Maria “dormiente”.
Cenacolo. Rimase intatto alla distruzione di Gerusalemme nel 70 d.C. Oggi è una moschea, quindi sono proibiti gli atti di culto cristiani, ma a ridosso i francescani hanno costruito una nuova chiesa detta del Cenacolino e grazie all’autorità israeliane sono permesse visite.
Valle del Cedron. E’ situata tra la città Vecchia di Gerusalemme e il Monte degli Ulivi. Il nome Cedron, in ebraico “Qidròn”, “oscuro”, poiché in origine era più profonda. Fu chiamata anche “valle di Giosafat” che nella Bibbia designa il luogo del Giudizio Universale. Nella valle c’è anche la piscina di Siloe per raccogliere le acque sorgente Ghion. C’è stato il miracolo del cieco nato (Giov. 9,1-14).
Valle della Geenna. Scavata dal fiume Hinnom sul lato sud del monte Sion. Tutta edificata e tra i quartieri poveri di Gerusalemme. Nell’ Antico testamento i re di Giuda Acaz e Manasse avrebbero praticato il culto del dio Moloch al quale venivano sgozzati, poi bruciati in olocausto i bambini. Il re Giosia impedì questi culti e tali pratiche e fece profanare il luogo facendone una scarica d’immondizie e cadaveri che non venivano sepolti, ma bruciati da un fuoco continuo.
Chiesa di san Pietro in Gallicantu. Gesù viene accusato di bestemmia perché dice di essere figlio di Dio, ma Pietro rinnega per tre volte di conoscere Gesù (Mt.26,69-75). La chiesa ha un portale in bronzo che rappresenta bene la scena. Nella cripta ci sono grotte e stanze una delle quali fu utilizzata come prigione di Gesù la notte del Giovedì Santo. C’è anche un pozzo dove si pensa sia rimasto appeso Gesù. Nella zona probabilmente risiedeva Caifa sommo sacerdote accusatore di Gesù. (Mt.26,57-68). All’ uscita è visibile un pezzo di strada romana originale di quei tempi e una scalinata che congiungeva il posto con l’orto degli Ulivi. Qui sarebbe passato Gesù.
Monte degli Ulivi.
Chiesa di Betfage. Santuario francescano delle Palme. Da qui inizia veramente la Via Crucis. Gesù partì sull’asino la domenica delle Palme e più in basso c’è Betania da dove saliva.
Chiesa del Pater Noster (Eleona). In questo luogo fu identificata una grotta in cui Gesù avrebbe insegnato il padre Nostro (Mt.6,9-13 e Lc 11,1-13) ai discepoli, anche se in realtà Gesù lo insegnò quand’ era in Galilea. Qui sorgeva la basilica bizantina in Eleona (oliveto) una delle tre grandi basiliche cristiane fatte edificare nel iV secolo dall’imperatrice Elena madre di Costantino. Oggi sui resti della basilica del Pater Noster vi sorge il convento delle suore carmelitane francesi, sia nel cortile, sia nel chiostro vi sono migliaia di pannelli ceramici che riportano Il Padre Nostro nella varie lingue e dialetti mondiali. C’è anche il Piemontese dei nostri amici della Diocesi di Fossano installato nel 1995.
Dominus Flevit. E’ ambientato il pianto di Gesù su Gerusalemme. La chiesa è opera dell’architetto Barluzzi con una particolare cupola a forma di lacrima e una grande vetrata che dà sulla città vecchia. Fu costruita nel 1955 sulle fondamenta di una chiesa bizantina.
Orto del Getsemani. E’ uno dei momenti più intensi che ha vissuto Gesù, la notte dell’agonia in questo uliveto ai piedi del Monte degli ulivi. Gesù amava ritirarsi in preghiera perché qui trovava quiete e riparo. Il giardino degli ulivi è recintato da un cancello in ferro battuto. In questo luogo è avvenuto l’arresto di Gesù (Mt 26,47-56).
Basilica delle Nazioni. Diversi Paesi hanno contribuito alla costruzione accanto all’orto degli ulivi. Le cupole riproducono il cielo stellato di quella notte. Sotto l’altare è posto la roccia dell’agonia, dove Gesù avrebbe pregato e sudato sangue, mentre gli apostoli si addormentavano. Usciti dall’orto dei Getsenami c’è una chiesa crociata dei greci ortodossi e degli armeni con una lunga scalinata che scende ripida presso quella che è ritenuta la tomba di Maria, scavata nella roccia. Qui si venera l’Assunzione della Madonna al cielo: accanto c’è il santuario che ricorda il bacio di Giuda.
Chiesa di sant’ Anna. Costruita nel periodo crociato. Famosa per l’ acustica. Ricorda la casa di Gioacchino, Anna genitori della Madonna.
Piscina di Bethesda. Area archeologica. E’ una piscina probatica (delle pecore). Venivano lavati e preparati gli animali sacrificati al tempio. L’evangelista Giovanni nel suo Vangelo scrive di due guarigioni nelle piscine: cieco a Siloe e paralitico a Bethesda. Sono due guarigioni che avvengono a Gerusalemme, dove ciechi e paralitici erano esclusi dal tempio e Giovanni invece li fa guarire.
Via dolorosa. Dalla porta di Erode al quartiere arabo. Attraversa i quartieri musulmano e cristiano. É quella che storicamente hanno sempre percorso i pellegrini si snoda attraverso le stradine della città vecchia, fino a raggiungere il Golgota. La flagellazione e condanna di Gesù da parte di Pilato siano avvenute, dalla tradizione, all’interno della fortezza Antonia. Qui si trova anche l’arco dell’Ecce Homo , posteriore all’epoca di Gesù, ma ricorda il punto in cui Pilato presentò Gesù alla folla “Ecco l’uomo” (Giov. 19,5).
Chiesa del Santo Sepolcro. Gesù giunse al Calvario (Golgota) una collinetta che si trovava fuori dalle mura della città, mentre ora è stato inglobato nella basilica dell’ Anastasis (Santo Sepolcro). L’attuale basilica è il risultato di edifici costruite e distrutti diverse volte. Del Sepolcro autentica è solo la pietra tutto il resto è stato rifatto più volte. Sembra di entrare in un labirinto, non ha la forma di una chiesa tradizionale anche perché convivono diversi fedi. La basilica infatti è divisa a settori: cattolica latina, siriaca, patriarcato greco-ortodosso, armeno e copta. Entrando sulla destra dell’entrata principale ci sono delle ripide scale che portano al Calvario, luogo della Crocifissione.
Nicopolis/Emmaus. Ultima tappa prima del rientro in Italia. Latrun Nicopolis (Città della Vittoria). Resti di una basilica bizantina e sotto c’era la taverna con oggetti ancora ben conservati che sono stati messi nel museo, insieme ad altri mosaici. Nella taverna sono state trovate delle croci: ecco perché si pensa che sia la vera Emmaus. In realtà vi sono “diverse” Emmaus dovute alle diverse distanze indicate nelle varie versioni del Vangelo di Luca. Altri luoghi identificati come Emmaus: Abu Gosh cittadina araba a 10-15 Km da Gerusalemme e Qubelbeh dove è stata ritrovata una casa di epoca romana, forse quella del discepolo Cleofa, anche Cleopa o Cleofe uno dei due discepoli di Emmaus nel vangelo di Luca (24,13-35).
Riflessioni finali sul soggiorno in Terra Santa. Al termine del diario di Stefania: “Abbiamo trascorso giorni di fraternità e Dio ci è sembrato più vicino. Abbiamo percorso in una settimana la vita di Gesù. Ma il pellegrinaggio finisce, o comincia proprio adesso che è finito? Tutto questo deve continuare anche dopo il Pellegrinaggio. Qual è l’essenziale per ognuno di noi dopo questa esperienza? Riprenderemo semplicemente le vecchie abitudini, oppure cambierà qualcosa nella nostra vita personale, nella preghiera, nei nostri rapporti con gli altri, nella partecipazione alla vita della comunità, nell’ambiente di lavoro e più in generale nel mondo? Non possiamo ritornare a mani vuote dopo questa esperienza; chiediamo a Dio di guidarci in questo nuovo cammino.
Giovanni Berger
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