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Chiesa  

Si intitola “Si può” la nuova lettera pastorale preparata dal vescovo Derio per gli anni 2023-2025

Si intitola “Si può” la nuova lettera pastorale preparata dal vescovo Derio per gli anni 2023-2025

È dedicata al tema della speranza e si intitola “Si può” la nuova lettera pastorale del vescovo di Pinerolo Derio Olivero. Ma perché è stato scelto il tema della speranza. «La prima ragione – risponde il vescovo – è che, in un’epoca come la nostra, che negli ultimi anni è stata parecchio travagliata e può sembrare un po’ cupa, è fondamentale riuscire ad aprire spiragli di speranza. La seconda ragione è che, in un’epoca in cui il cristianesimo è in crisi, è importante riscoprire non i dettagli, ma i fondamenti della fede. E la speranza è sicuramente uno dei principali pilastri della nostra fede. La grande sfida per il cristianesimo di oggi è quella di essere in grado di generare speranza, di pronunciare parole di speranza e compiere gesti che testimonino la speranza».

Filo conduttore della lettera è il racconto evangelico dei discepoli di Emmaus: «è il brano che orienta l’intera Chiesa italiana nel suo cammino sinodale. Quindi mi sembra una scelta significativa di comunione con la Chiesa italiana. In secondo luogo, il brano di Emmaus è uno dei passaggi centrali per esprimere la speranza cristiana».

Come è ormai tradizione la lettera pastorale è affiancata da un’immagine. In questa, però, ci saranno addirittura sette quadri che, insieme, costituiscono un’unica opera del pittore Arcabas. «Ogni capitolo della lettera è un commento a uno di questi dipinti. Al termine di ogni capitolo c’è una concretizzazione per la vita quotidiana riferita soprattutto agli ambienti della casa: la porta, il tavolo da pranzo, lo specchio…»

Il vescovo Derio conclude con un invito: «Come ogni anno “cerco complici”. Mi auguro, cioè, che molti possano leggere questa lettera e molti possano distribuirla ad altri. Mi auguro che in molte case entri il dipinto di Arcabas (saranno predisposte e distribuite nelle parrocchie delle riproduzioni). Sarebbe bello che quando qualcuno viene in casa a mangiare pane e salme o prendere un caffè, vedendo questa strana opera, chiedesse che cos’è. E sarebbe altrettanto bello se chi abita la casa si esponesse nel cercare di spiegarlo. Sono tutti piccoli modi per contagiare speranza».

Conclude la lettera una sezione con le indicazioni pastorali legate al cammino sinodale della Chiesa Italiana.

La lettera può essere richiesta alla mail vita@diocesipinerolo.it

 

 

 

 

 

 

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