III stazione – Gesù è condannato dal sinedrio  (Marco 14,55.60-64)

Allora il sommo sacerdote, alzatosi in piedi nel mezzo, domandò a Gesù: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?»  Ma egli tacque e non rispose nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?» Gesù disse: «Io sono; e vedrete il Figlio dell’uomo, seduto alla destra della Potenza, venire sulle nuvole del cielo». Il sommo sacerdote si stracciò le vesti e disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Voi avete udito la bestemmia. Che ve ne pare?» Tutti lo condannarono come reo di morte.

 

Colpevole.
Perché non assecondi i nostri capricci.
Perché non nascondi le nostre prepotenze.
Perché non sei il dio che vorremmo noi.
Perché non te ne stai rintanato in sacrestia.
Perché ti intrometti nella nostra storia.
Perché stai dalla parte dei più deboli.
Ogni giorno sei condannato, Signore Gesù.
Eppure ogni giorno prendi su di Te le nostre colpe.

P.R. 

III stazione