Commento poetico al vangelo di domenica 8 gennaio 2023 a cura di Rossella Prot.
Dal Vangelo secondo Matteo (3, 13-17)
In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».
Incredibile
la fiducia che mi dai.
Nel tuo umile discendere
al piano delle creature
sei bilancia
e mi alzi un poco più su
dell’orizzonte del mio naso,
così che i contorni del divino
si rendono palesi in me.
E nelle carezze
non c’è più solo carne,
e il coraggio è sostenuto…
Mi fai ingranaggio
di terreni e celestiali miracoli.