26 Luglio 2014
Pinerolo. I novizi salesiani accendono dieci candeline
8 settembre, festa liturgica della Natività della Beata Vergine Maria. E non solo. Si tratta, infatti, di una significativa ricorrenza annuale per la congregazione dei Salesiani di Don Bosco, con la solenne celebrazione eucaristica (dapprima a Torino nella basilica di Maria Ausiliatrice, dagli ultimi anni nel Tempio del Colle Don Bosco a Castelnuovo d’Asti) nel corso della quale i novizi pronunciano la loro prima professione religiosa temporanea (biennale), assumendosi i voti caratteristici della vita religiosa (castità, povertà e obbedienza). Lo scorso 8 luglio, i dodici novizi della comunità salesiana pinerolese di Monte Oliveto hanno festeggiato il decimo “complemese”. Di che si tratta? Il giorno 8 di ogni mese segna una cadenza importante, ossia una tappa di avvicinamento al giorno della professione. La sera, nel corso della celebrazione liturgica comunitaria (in forma solenne) dei vespri, il maestro dei novizi accende una delle dodici candele, poste l’una accanto all’altra sopra un giogo agricolo. Don Pietro Migliasso, direttore della comunità salesiana di Monte Oliveto e maestro dei novizi, spiega: «La tradizione del “complemese” non risale ai tempi di don Bosco, è invece abbastanza recente. La sua finalità è quella di sottolineare la progressione del cammino di preparazione dei giovani che aspirano a consacrare la propria vita a Dio nella congregazione salesiana». Nelle prime settimane di ogni anno formativo, la comunità dei novizi sceglie un brano biblico (poi sintetizzato da un singolo versetto) destinato ad accompagnarne i passi. Quest’anno è: “Io ho scelto voi. Rimanete nel mio amore” (Gv 15). Prendendo spunto da esso, i novizi poi si impegnano a comporre una canzone (testo e musica) e a realizzare un grande dipinto. «Il ricordo comunitario del “complemese” – spiega il maestro – vuole essere un aiuto, per i novizi, a tenere nella mente e nel cuore sia i passi progressivi del cammino di formazione alla vita religiosa salesiana che stanno compiendo, sia il brano evangelico che li accompagna in questo anno così importante per la loro vita ». La scelta di disporre le dodici candele in fila sopra un giogo «assume una valenza simbolica e biblica – prosegue don Migliasso – , in quanto il giogo fa riferimento al passo del Vangelo secondo Matteo nel quale Gesù parla della condizione di chi vuole seguirlo: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero”. Altre foto della comunità salesiana di Monte Oliveto sono disponibili sul sito www.salesianipinerolo.it e sulla pagina Facebook “Noviziato Salesiano di Pinerolo”.
Vincenzo Parisi
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