24 Luglio 2013
In riva all'oceano come sul mare di Galilea

Che cosa porta tutti questi ragazzi sulla riva dell’oceano a mangiare vento e freddo? Passerà il Maestro: saranno pronti i cuori? Perché, stavolta, il Maestro avrà il volto di tante persone che i ragazzi incontrano alla Gmg. Non si decide la vita in quattro giorni, ma su questa spiaggia sta per succedere qualcosa.
Nei giorni scorsi ci si chiedeva: ma è questo l’inverno brasiliano? Pioggia e vento sono arrivati, anche se non siamo al nostro freddo e si sta bene appena smette di piovere. Però quei nuvoloni in riva all’oceano mettono un po’ di tristezza: di solito Gmg vuol dire sole. E soprattutto perché l’idea del mare è proprio affascinante. Qualcuno ha detto che si erano viste Gmg ovunque: piazze, viali, aeroporti, campi e spianate. Ci mancava quella in riva al mare. Eccola qui, anche se il sole oggi non arriva e dicono che bisognerà aspettare fino a giovedì.
La spiaggia di Copacabana oltre ad essere lunghissima e molto larga, ha un’altra caratteristica: fa una curva accentuata. Se ci si mette quasi in riva al mare, si vede benissimo il fondo. È l’imbrunire e il grande palco colorato di luci si vede da ogni punto. Ma soprattutto quello che si vede è la prima distesa di giovani: seduti su teli o salviettoni, si scaldano stando gli uni accanto agli altri cercando di difendersi dal freddo.
Che cosa porta tutti questi ragazzi sulla riva dell’oceano a mangiare vento e freddo? Non è possibile non pensare ad altre rive, quelle più modeste e meno turistiche del mare di Galilea, dove duemila anni fa il Maestro passava a dire che, finalmente, era finito il tempo dell’attesa e iniziava quello della possibilità. Ogni testa un cuore, ogni cuore un sogno di vita racchiuso in un fascio di desideri e di pensieri. Passerà il Maestro: saranno pronti i cuori? Perché, stavolta, il Maestro avrà il volto di tante persone che i ragazzi incontrano alla Gmg: gli amici, i loro preti ed educatori, i vescovi, il Papa. Non si decide la vita in quattro giorni, ma su questa spiaggia sta per succedere qualcosa.
Non posso non sperare che questi siano giorni opportuni, siano giorni possibili: di partenze, di decisioni, di slanci o di riprese. L’oceano accarezza la spiaggia. Una Parola sta per essere sussurrata al cuore di ciascuno, perché nessuna vita si senta inutile o sprecata; perché per tutti ci sia un approdo in cui trovare riposo o da cui poter ripartire.
Michele Falabretti
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