8 Luglio 2013
Il racconto esclusivo del secondo miracolo di Karol Wojtyla


Venerdì 5 luglio, la Santa Sede ha approvato il secondo miracolo di Giovanni Paolo II, la guarigione di una donna costaricana colpita da aneurisma celebrale avvenuta la sera dell’1 maggio 2011, data della beatificazione di Karol Wojtyla. A seguire la vicenda è stato don Daniel Blanco, cancelliere dell’Arcidiocesi di San José e giudice del Tribunale ecclesiastico provinciale che nel 2008, durante il percorso di studi a Roma, aveva prestato il suo servizio pastorale nella parrocchia di Osasco.
Qual è stato il miracolo?
Il miracolo è la scomparsa senza spiegazione scientifica di un aneurisma cerebrale. La miracolata è Floribeth Mora, una signora di 50 anni moglie di un poliziotto costaricano che aveva fatto parte della scorta di Giovanni Paolo II nella visita in Costa Rica del 1983. La donna era stata ricoverata in ospedale ad aprile 2011 ed era stata mandata a casa perché non c’era nessuna possibilità di intervenire. Lei ha pregato Giovanni Paolo II e, il giorno della sua beatificazione (l’1 maggio 2011, ndr) tutti i sintomi della malattia sono scomparsi. Nell’ottobre del 2011 si è sottoposta ad un angiografia in Costa Rica e dell’aneurisma non c’era più traccia.
Quali sono state le tappe significative della vicenda?
Dopo che la donna si è sottoposta all’angiografia, ha portato la testimonianza su internet (www.karolwoljtila.com) e nell’ottobre del 2012 il postulatore Slawomir Oder ci ha contattato per iniziare il processo diocesano. In quel mese, l’angiografia è stata ripetuta a Roma e non sono stati riscontrati segni dell’aneurisma. A questo punto, il 20 novembre del 2012 è iniziato il processo in cui ero giudice che è terminato il 4 dicembre 2012. IL miracolo è stato poi approvato dalla Santa Sede il 5 luglio del 2013.
Oltre a te, chi ha seguito la vicenda?
Il tribunale del processo sul presunto miracolo è stato composto dal sottoscritto in veste di giudice delegato, monsignor Giuseppe D’Alonzo come Promotore di Giustizia, e il dottor Marcello Terramani come Notaio. Sono stati presente anche un traduttore e un perito medico.
Si dice che questo miracolo stupirà il mondo. Cosa c’è di così speciale?
Non so esattamente perché i cardinali abbiano annunciato questa cosa, secondo me è dovuta al fatto che i un aneurisma celebrale non può sparire così!
Su alcuni blog e testate giornalistiche si è parlato di un “doppio miracolo”, perché la guarigione della donna ha portato alla conversione della sua famiglia…
No, la famiglia della donna è sempre stata credente.
Nicolò Mosca
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