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Chiesa  

Non riempiamo le vacanze di banalità

Non riempiamo le vacanze di banalità

L’augurio del vescovo per le ferie estive In queste ultime settimane le nostre montagne tornano a vivere alla grande. Anche nelle borgate e negli alpeggi, per lunghi mesi deserti, numerose persone e famiglie amano ritornare per ritrovare le proprie radici. Un albero vive se affonda le radici nella terra. Così le famiglie. Ritornare ai paesi dei nostri antichi non è solo ricordare, ma continuare ad assorbire valori e tradizioni che danno forza nella vita.
Voglio invitarvi a vivere le vacanze guardando la natura e le cose con occhi diversi, con lo sguardo di chi scopre aspetti nuovi di cui mai si era accorto. Soprattutto le persone.
Marcel Proust, nella sua opera Ricerca del tempo perduto propone di vivere la vita come un viaggio alla ricerca di volti: «Il solo vero viaggio non consiste nel cercare nuovi paesaggi, ma nell’avere occhi differenti, nel vedere l’universo con lo sguardo di un’altra persona, di cento altre persone; nel vedere i cento universi che ciascuna di quelle persone vede, e i cento universi che ciascuna di quelle persone è.». Questo vale, in particolare, per le vacanze, tempo che non deve essere riempito di banalità ma di esperienze vere, profonde e ricche di umanità. Questo tempo ci deve abituare a guardare con gli occhi del cuore. Solo così si vedono bellezze nascoste, le piccole realtà diventano grandi e ciò che abitualmente conta poco acquista molto valore.

– Voglio, in particolare, rivolgere un saluto ai ragazzi e ragazze che parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid. Anch’io mi unirò a loro dal 15 al 20 agosto. Saranno certamente giornate ricche di amicizia, di condivisione con giovani di altri Continenti, di preghiera e di riflessione sulla parola di Dio. Sono sicuro che da questa esperienza torneranno “radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”, come recita il titolo della stessa Giornata.
L’incontro con il Santo Padre darà certamente entusiasmo per continuare ad essere “sentinelle del mattino” e testimoni di speranza.

– Auguro a tutti buone e serene vacanze, tanto utili per ricaricarci e ricuperare energie, per farci gustare il profumo dell’esistenza intessuta di rapporti cordiali e fraterni.
Un pensiero e un saluto lo voglio mandare alle persone che non possono lasciare la propria casa, in particolare agli anziani e ai malati. A tutti assicuro la mia preghiera.

Pier Giorgio Debernardi

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