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Chiesa  

Nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto

Nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto

Commento al Vangelo della XXXIII Domenica del tempo ordinario a cura di Carmela Pietrarossa – 17 novembre 2013

 

“Nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto” (Lc 21,5-19).

 

La pagina evangelica meditata in questa domenica annuncia persecuzioni e tradimenti che vedranno coinvolti gli amici di Cristo.
Questo discorso si colloca immediatamente prima l’annuncio della sua passione a voler preparare i discepoli a quella storia sacra che sarà scritta sulla croce e che si ripeterà nella vita di chi lo segue.
Gesù mette in guardia, innanzitutto, dai falsi profeti, soprattutto profeti di sventura, che avendo la presunzione di parlare a nome suo, annunciano che il “il tempo è vicino”.
“Non andate dietro a loro” (Lc 21, 8): con questo imperativo categorico il Signore ci ammonisce, esortandoci a non cercare e a non seguire quanti ostentano un rapporto privilegiato con Lui.
Il credente non ha bisogno di pseudo-profeti dei nostri tempi per vivere il suo rapporto con Dio perché nella Parola e nell’Eucaristia ha tutto il nutrimento necessario per andare avanti e superare anche gli inevitabili scogli quotidiani. Nella Parola ritroviamo il pensiero di Dio, nell’Eucaristia Gesù è realmente presente e ricevendolo ci comunica la sua grazia e la sua forza; restando, poi, in adorazione davanti a lui, ci sostiene e ci illumina, orientando le nostre scelte. Si va in udienza da lui e lui ci ricompensa con l’abbondanza della sua pace, solo per essere rimasti a fargli compagnia per un po’ del nostro tempo. Anziché andare da maghi o profeti di sventura, andiamo da Gesù che ci aspetta nel Tabernacolo; trascorriamo del tempo insieme a lui sempre solo, facciamolo per noi stessi e per le persone che sappiamo essere in gravi difficoltà. La luce proveniente dal Tabernacolo ci riscalderà e torneremo ai nostri uffici con maggiore entusiasmo e forza.
Gesù ci dice ancora nel vangelo di questa domenica che “metteranno le mani” sui suoi seguaci, li perseguiteranno, ma in queste circostanze essi avrannno occasione di dargli testimonianza; assicura, inoltre, assistenza e protezione: “Io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere”
Il Signore, che è la fedeltà fatta persona, promette, allorquando la prova si farà più grave, di non abbandonarci, “Nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto”, dichiara così il suo amore e la sua predilezione per ciascuno. Le ostilità potranno lasciare dei segni sulla nostra pelle, ma non mineranno il nostro rapporto con Lui.
Incrociamo, allora, lo sguardo amorevole di Dio, sentiamoci sempre persone amate, tutto il resto assumerà una valenza molto relativa.
Buona domenica!

jesus

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