3 Dicembre 2015
Monsignor Perin dopo il viaggio del Papa in RCA: ora bisognerà tradurre in pratica le buone intenzioni!

3 dicembre 2015
C’era anche monsignor Rino Perin, vescovo di M’Baiki, alla messa che Papa Francesco ha presieduto nella cattedrale di Bangui domenica 29 novembre. Originario di Perosa Argentina, monsignor Perin ha voluto condividere con gli amici le “emozioni” dell’incontro col pontefice e le speranze della tormentata Repubblica Centrafricana. In una e-mail al fratello Fausto, ha scritto: «Il Papa è stato soddisfatto di aver potuto fare la sua visita pastorale in RCA, nonostante tutti i venti contrari. Ci ha detto che doveva essere il primo paese africano ad essere visitato, ma a causa dei fusi orari e per guadagnare tempo ci ha visitati alla fine del viaggio. L’entusiasmo è stato fantastico. Ora bisognerà tradurre in pratica le buone intenzioni!». La situazione, infatti, è tutt’altro che tranquilla. «Non si può dimenticare – si legge nella e-mail – che un quinto di Bangui, la zona di Fatima e dintorni, resta in balia di banditi che hanno come unica legge la vendetta e anche attualmente, soprattutto all’imbrunire e durante la notte, continuano a sparare e a distruggere. Tutti ci auguriamo, che la benedizione storica del Papa qui a Bangui con l’apertura della Porta Santa del Giubileo della Misericordia, cambi i cuori e unisca tutti gli animi per la ricostruzione della Pace e del Paese, accettando di condannare l’impunità e di restaurare un minimo di giustizia». La via da seguire? «Il Papa Francesco – scrive monsignor Perin – ha suggerito ai giovani di trovare l’arma invincibile nella preghiera».

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