21 Gennaio 2015
Messaggio per San Francesco di Sales 2015

21 gennaio 2015
Il 27 aprile dello scorso anno fu canonizzato Giovanni XXIII, il pontefice universalmente ricordato come “Papa buono”: pochi sanno che tale fortunato appellativo gli viene attribuito nel 1963 da uno striscione popolare in occasione di una visita a una parrocchia di borgata, San Tarcisio, in quella città, Roma, di cui era Vescovo, orgogliosamente Vescovo. Quasi un presagio di quell’insistente richiamo del Papa «preso alla fine del mondo» a una «Chiesa in uscita verso le periferie esistenziali».Pochi mesi prima della morte, ricevendo i giornalisti in occasione della festa del patrono san Francesco di Sales, il Pontefice bergamasco, nel definire «esaltante e delicata» la missione affidata alla stampa, ne delineava l’essenza come «alto servizio alla verità». Alto servizio alla verità! L’operatore della comunicazione – proseguiva – deve averne «sacra riverenza; tema di offenderla, di offuscarla, di tradirla. Si imponga la disciplina del silenzio, della moderazione, della pazienza. La verità desidera solo di venire annunciata nella sua interezza. Ma ahimè, quanto spesso il battersi di contrastanti interessi e la bramosia di sopraffare l’avversario, fanno riporre fiducia in altri mezzi, a scapito della verità». Del resto, l’articolo 2 della legge professionale (69/1963) non sancisce solennemente che è obbligo inderogabile dei giornalisti «il rispetto della verità sostanziale dei fatti»?
AGD
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