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Chiesa  

La consulta dei laici “entra in politica”

La consulta dei laici “entra in politica”

Il testo del comunicato in vista delle prossime elezioni
Nell’avvicinarsi delle prossime elezioni politiche c’è l’occasione preziosa di poter compiere attraverso il nostro voto una scelta consapevole per promuovere l’uomo nella sua dignità integrale, in ogni fase della sua vita dal concepimento alla morte naturale, salvaguardando il bene intangibile della famiglia, fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna aperti al dono della vita, e garantendo la giustizia per tutti e la pace. L’economia ha bisogno dell’etica per funzionare correttamente e deve tornare a servizio dell’uomo, per tutelarlo anche quando è debole o in difficoltà: si pensi al valore della solidarietà che sempre gli Italiani dimostrano di fronte alle grandi calamità come i terremoti o le inondazioni. Si pensi anche al variegato mondo del Terzo settore, dell’economia civile, solidale, di comunione, che va sostenuto perché possa interagire positivamente con il mercato, la società e lo Stato, contribuendo a dare lavoro, inteso come diritto e dovere sociale, necessario alla vita e dignità di ciascuno, nello spirito della Costituzione.

Guardiamo con grande rispetto a tutte le persone che si impegnano nel servizio politico e in nessun modo intendiamo giudicare alcuno. Semplicemente desideriamo invitare a ragionare su quanto ci viene proposto da ogni candidato, per superare le “adesioni di pancia” o il rifiuto, e lasciare spazio al ragionamento sull’effettiva possibilità di concretizzare proposte che oggi possono illudere o spingere al non voto. È fondamentale richiamare alla memoria la coerenza dei singoli politici e le loro azioni concrete sin qui svolte, tenendone presenti i frutturna elettoralei e ricordando quanto tempo le persone hanno avuto a disposizione per mostrare le loro capacità.
Oltre, e più dei vari programmi, a noi interessa votare ‘agenti di speranza’: ci interessa scegliere “chi” porterà avanti la nostra nazione, recuperando tutti quei valori in cui come italiani ci siamo sempre riconosciuti: la famiglia, il lavoro, il rispetto per gli anziani, la solidarietà, valori che oggi sono stati dispersi dietro alla logica del profitto e della ricerca dei consensi elettorali. Indispensabili, a nostro avviso, sono la coerenza con gli ideali e con la fede professata, la passione per il servizio, il rigore morale, la capacità di giudizio culturale, la competenza professionale, il senso di responsabilità e la capacità di collaborare. Ci troviamo in una situazione complessa ed occorre scegliere persone con capacità di cooperare e non solo di annunciare trasformazioni, come se fossero dotate di bacchetta magica.
«Non credo più a quello che dicono i politici», si sente spesso dire con sconforto nel clima di sfiducia che si respira. Comprendiamo bene le tante perplessità, la disaffezione ed i motivi che le hanno generate, ma occorre che la nave – Italia sulla quale tutti siamo imbarcati – è qui che viviamo – abbia una bussola per una rotta percorribile e controllabile, senza rasentare il naufragio. Tutti i candidati sono uguali come esseri umani, con pari dignità, ma le varie idee non sono equivalenti. Vogliamo fare la nostra parte, senza omissioni, nemmeno se siamo tanto disgustati. Se, per ipotesi, tutti fossero disgustati e non andassero a votare, ma ci andasse uno solo, quell’uno avrebbe la maggioranza e li comanderebbe tutti. Vogliamo invece essere attenti alla bussola che il timoniere utilizza ed alla rotta che intende percorrere. Crediamo all’importanza della competenza per non trovarsi nuovamente quasi al punto di partenza, come il moscerino che vola tutto il giorno ma non si sposta più di tanto. Occorre avere una visione ampia della situazione globale per poter attuare delle politiche non solo mirate alla risoluzione della situazione contingente ma che, avendo un traguardo chiaro di ripresa economica, morale e culturale, siano indirizzate a raggiungere detti traguardi, generando il consenso e il supporto a livello nazionale. A chi governerà chiediamo che guidi la nave, senza volerne alterare le caratteristiche di fondo (ciò che avviene in questi giorni in Francia e in Gran Bretagna fa riflettere, perché là sono in atto tentativi di stravolgimento della famiglia, nucleo fondamentale della società). Non desideriamo che qualcuno ci guidi in modo pericoloso.
Ci dispiace di essere ancora costretti ad andare al voto senza poter scegliere gli eletti, con questa legge elettorale che ha prodotto in questi anni un ‘bipolarismo furioso’. Ma anche all’interno dell’attuale situazione dobbiamo assumerci con senso di responsabilità i nostri doveri di cittadini e i compiti di valutazione che la Costituzione ci assegna. Se per molti aspetti sembriamo ancora come «nave sanza nocchiere in gran tempesta» (Divina commedia, Purgatorio, canto VI), proprio nella difficoltà vogliamo stare insieme ed agire adesso, con consapevolezza, perché è adesso che viviamo.
Attiviamoci per far governare l’Italia a chi non intenda lasciare indietro i deboli, i giovani e gli anziani ma li sostenga con la solidarietà; a chi tuteli la salute dei cittadini e quei valori che sono sguardo vero sull’uomo; a chi attui la libertà di educazione pubblica, statale e non statale, già riconosciuta per legge; a chi cerchi coraggiose e nuove politiche del lavoro per tutti. Senza cedere allo sconforto, alla protesta, all’abbandono o alle illusioni elettorali, non intendiamo rilasciare deleghe in bianco a nessuno. Lo dobbiamo ai giovani; lo dobbiamo a chi è senza lavoro e deve essere messo in grado di esprimere la propria dignità, responsabilità e creatività contribuendo al bene comune; a chi ha famiglia, ora non aiutata dallo Stato, e fatica a vivere; a chi vuol continuare ad impegnarsi per la cooperazione nazionale e internazionale; a chi crede nella sobrietà e nello sviluppo di un nuovo stile di vita e di consumi per un futuro sostenibile. In nessun modo vogliamo sottrarci al diritto/ dovere di votare per scegliere le persone giuste che lavorino in tal senso: lo dobbiamo all’Italia.

Per la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali,
il referente Enzo Gastaldi

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