25 Settembre 2018
Insieme per chiudere la forbice
Sabato 15 settembre un gruppo di circa 20 persone composto da “donne e uomini di buona volontà”, accettando l’invito della Commissione sui nuovi stili di vita del Centro missionario diocesano, si è incontrato a Baudenasca. Un caldo pomeriggio di fine estate ed il verde della natura circostante ha ricordato a tutti che stiamo vivendo il mese di settembre “Tempo del Creato”.
Erano presenti alcuni uffici diocesani, l’Azione Cattolica, le suore Giuseppine di Pinerolo, il Museo dell’Emigrazione, associazioni di volontariato e membri della società civile. Alla riunione hanno partecipato, anche se solo parzialmente a causa di impegni concomitanti, due consiglieri del Comune di Pinerolo, che hanno portato il pieno appoggio dell’amministrazione all’iniziativa.
L’incontro è stato organizzato per il lancio, nella nostra diocesi, della Campagna nazionale “Chiudiamo la forbice. Dalle disuguaglianze al bene comune: una sola famiglia umana“. La campagna, di durata triennale, si focalizza principalmente sui temi del cibo per tutti, dei conflitti dimenticati e delle migrazioni, con il tema ambientale e quello del debito, trasversali rispetto ai tre temi principali, come suggerito dall’enciclica Laudato si’.
Si è quindi concordato di costituire il gruppo che opererà per la campagna, lasciando ad ognuno la possibilità di lavorare nell’area più congeniale, evitando però ogni individualismo.
Considerata la durata del percorso di tre anni si è suggerito di dedicare ancora il mese di ottobre ad una più precisa definizione dell’organizzazione. Filo conduttore saranno le tracce suggerite dai nuovi stili di vita, iniziando da un’attenta lettura del territorio sia in ambito ecclesiale (parrocchie), sia nella società civile, coinvolgendo tre livelli: individuale e famigliare, comunitario e sociale, istituzionale e sistemico mediante cambiamenti strutturali, procedendo dal basso verso l’alto.
Particolare importanza avrà la creazione di un contenitore di idee, di scoperta e valorizzazione di buone pratiche esistenti, dell’allargamento della rete di relazioni e conoscenze e della comunicazione di quanto si sta facendo. Un’ipotesi di partenza suggerita è stata “la guerra alla plastica” nelle varie forme e naturalmente l’attenzione al cibo, nel solco del programma di questo anno pastorale.
Una cena con prodotti a Km. 0 ha concluso l’incontro, per mettere in pratica il primo obiettivo dei nuovi stili di vita: la cura delle relazioni.
Il percorso è iniziato ed è aperto a chi vorrà collaborare alla chiusura della forbice.
Lucy e Francesco Pagani
Centro Missionario Diocesano
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