2 Marzo 2015
Il volto dell’altro

2 marzo 2015
Al di là delle atrocità agghiaccianti che ci ha proposto l’Isis, nel conflitto mediorientale e ucraino ciò che colpiscono, ogni giorno, attraverso i nostri schermi televisivi, sono soprattutto i volti.
Volti di poveri cristi, volti che non possono lasciare indifferenti. Volti di donne anziane, segnate da lutti e privazioni, volti di vecchi sdentati scavati da una vita di stenti, volti rassegnati ai peggio, volti di bambini denutriti, spaventati ai quali è stata rubata per sempre l’innocenza dell’infanzia.
Volti di vedove, di orfani, di gente che ha perso tutto quel poco che aveva per sopravvivere. Volti di morti per le strada con gli occhi che guardano il cielo, volti di soldati sfatti della fatica. Volti di prigionieri torturati, umiliati, terrorizzati dalle imminenti esecuzioni medievali, volti di profughi che hanno lasciato il paese e la famiglia e hanno visto gli amici morire male, cui non resta che la prospettiva di una vita di miseria e di precarietà.
Occhi spenti di chi non ha lacrime da versare. Volti di donne violentate.
Non si può restare indifferenti davanti a tutto questo. Quando ci troviamo nelle case calde e confortevoli, quando guardiamo i volti sereni dei nostri figli dei nostri familiari, dei nostri amici cerchiamo di non dimenticare questi volti della sofferenza, della disperazione, della degradazione umana.
Non sarebbe giusto.
Aldo Rosa
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