21 Marzo 2017
Il vescovo di Pinerolo: la mafia c'è anche in Piemonte ma debellarla è possibile!

In occasione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” il vescovo di Pinerolo, Pier Giorgio Debernardi, ha inviato un messaggio al presidio Libera di Pinerolo, intitolato a Rita Atria.
Riportiamo di seguito il testo del messaggio.
Desidero, oggi, essere unito a tutti gli uomini e le donne di buona volontà che, nel nostro territorio e in Italia, vivono la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”.
Ricordare le vittime è un dovere di gratitudine e di profondo affetto, ma insieme occorre prendere coscienza che vincere e debellare la mafia è possibile anche se è ancora molto forte. Le stimolanti parole del nostro presidente Sergio Mattarella, domenica scorsa a Locri, unite a quelle di don Luigi Ciotti, ci spronano a non arrenderci, ad aprire gli occhi e a dare risposte di onestà e di legalità nel vivere quotidiano. La mafia non è lontana da noi, si radica in mezzo a noi, anche in Piemonte, e i suoi tentacoli cercano di sporcare e intorbidire la vita dalla nostra Nazione. La mafia è portatrice di una società di morte, mentre la libertà si difende lottando contro questa organizzazione criminale e denunciando i suoi profitti illeciti e macchiati di sangue innocente.
A tutti giovani presenti voglio ricordare le parole di don Pino Puglisi, anch’egli assassinato dalla mafia, il quale li metteva in guardia da tre pericoli: la «sindrome del torcicollo», tipica di chi è prigioniero del passato; quello dell’immobilismo, generato dalla paura; e quello, non meno insidioso, dell’ansia frenetica tipica di chi vuole cambiare tutto, prendendo delle scorciatoie e dimenticando che in questa lotta occorre prima di tutto formare coscienze vive, appassionate di libertà e di legalità, con un impegno preciso di estirpare tutte le forme di abuso, di corruzione e di violenza.
Voglio dire grazie a “Libera” per il suo lavoro finalizzato a promuovere una società a misura d’uomo, con la tutela di tutti i diritti umani.
Porgo un saluto a tutti. Mando soprattutto un affettuoso abbraccio a don Luigi Ciotti che non solo ammiro, ma mi sento a lui vicino come amico e confratello carissimo.
Con la preghiera chiedo al Signore che rafforzi il nostro coraggio e alimenti la nostra speranza.
Tutti contro le mafie; tutti per costruire una società giusta, libera e solidale!
+ Pier Giorgio Debernardi
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