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Il 4 luglio le Suore di San Giuseppe di Pinerolo tornano alle origini

Il 4 luglio le Suore di San Giuseppe di Pinerolo tornano alle origini

Domenica 4 luglio sarà una giornata storica per la congregazione delle Suore di San Giuseppe di Pinerolo. Infatti, alle ore 18, la basilica di San Maurizio ospiterà una solenne celebrazione eucaristica con la cerimonia ufficiale dell’avvenuta fusione con la congregazione delle Suore di San Giuseppe di Chambéry. Il rituale prevede che ciascuna consorella pinerolese riceva il libro delle Costituzioni. Saranno presenti il Consiglio generale e provinciale della congregazione di Chambéry, una decina di suore della Provincia Francese di Chambéry, tutte le consorelle della congregazione di Pinerolo, i Laici del Piccolo Disegno, il vescovo Derio e monsignor Marco Brunetti, vescovo di Alba, con cui le Suore di San Giuseppe di Pinerolo collaborano a livello pastorale. La celebrazione sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube e sulla pagina Facebook di Vita Diocesana.

Sotto la protezione di San Giuseppe

Facciamo molti passi indietro, con il prezioso aiuto di suor Gemma Valero, ultima superiora in ordine di tempo della congregazione pinerolese. Suor Gemma ripercorre con una certa emozione la cronistoria dei vari passaggi istituzionali che hanno portato alla fusione delle due famiglie religiose, partendo da una lettura provvidenziale dell’anno corrente: «Il 2021 (anno speciale di san Giuseppe) ci ha portato una bella novità: il 29 marzo (mese di san Giuseppe) è stato firmato il decreto di approvazione da parte della Santa Sede (nello specifico, la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica): la notizia ci è giunta un mercoledì (giorno dedicato a san Giuseppe). E il 1 maggio (memoria liturgica di san Giuseppe lavoratore) l’ufficialità della fusione. Davvero san Giuseppe, che agì seguendo i suoi sogni, ha continuato a guidarci nel viaggio verso un sogno che, per tante sorelle, era iniziato oltre vent’anni fa, sollecitato a più riprese, affrontando timori e perplessità, dubbi e preoccupazioni, ma anche determinato da un desiderio di nuovi orizzonti di speranza. L’invito della Chiesa ad unire le forze per essere presenze più incisive ed efficaci, mantenendo però vivo il carisma, così come la mancanza di nuove vocazioni e l’invecchiamento delle consorelle, hanno guidato questo sogno portando a maturazione la decisione, presa nel nostro Capitolo Generale svoltosi a Pinerolo in Casa Madre nel 2017, di avviare un processo di fusione». Nel Capitolo, la congregazione pinerolese aveva manifestato l’urgenza di camminare verso la fusione o l’unione con uno o più Istituti delle Suore di San Giuseppe.

 

Accolte come “sorelle che tornano a casa”

«Durante il percorso – spiega ancora suor Gemma – si è colto un interesse di molte consorelle verso la congregazione di Chambéry, dettato da un desiderio interiore di aprirsi a un “diverso”, a un “nuovo”, a un “di più”… in un’ottica di fiducia e speranza. Nell’ottobre 2018 ci recammo a Roma per incontrare il Consiglio Generale della congregazione francese, formato dalla superiora Sally Hodgdon (U.S.A.) e da Mariaelena Aceti, Ieda Maria Tomazini (Brasile) e Philomina Pazhuru Parambil (India). Nel mese di aprile 2019, attraverso un sondaggio scritto, è stato chiesto ad ogni suora della congregazione di Pinerolo un parere individuale. Una netta preferenza per Chambéry ci ha incoraggiate ad inviare la richiesta ufficiale di fusione (in data 18 maggio 2019) a madre Sally che, insieme al suo Consiglio, si è dimostrata favorevole ad avviare il processo». Sono così iniziati fitti scambi di reciproche informazioni, ma anche partecipazione ad eventi ed incontri a Roma, che hanno permesso alle suore pinerolesi di conoscere una realtà ampia e ricca, diffusa nei diversi Continenti, in ben sedici Nazioni. Con una sensazione – commenta suor Gemma – , quella di sentirsi «accolte come “sorelle che tornano a casa” dopo quasi duecento anni». Infatti entrambe le congregazioni hanno avuto origine a Le Puy dall’intuizione di un gesuita, Jean-Pierre Médaille. E proprio dalla sede di Chambéry (aperta nel 1812 come struttura scolastica) nel 1825 arrivarono a Pinerolo – tutte giovanissime – la fondatrice, suor Speranza Vaudey, e le sue prime due consorelle, chiamate dall’allora vescovo, monsignor Giuseppe Rey.

Il cammino inaugurato dal Capitolo trova il suo compimento definitivo in data 27 settembre 2020, quando le consorelle di Pinerolo votarono all’unanimità per chiedere la fusione con la congregazione di Chambéry. «Alla fine di gennaio di quest’anno – conclude suor Gemma – è stato aperto il Capitolo Provinciale italiano delle Suore di San Giuseppe di Chambéry: noi del Consiglio Generale di Pinerolo abbiamo partecipato online (con altre quattro sorelle) alle varie sessioni, lavorando sulle tematiche proposte e condividendo esperienze e valutazioni. Nei giorni scorsi, le capitolari della Provincia Italiana hanno eletto la nuova superiora provinciale (suor Clementina Copia) e le due consigliere; noi di Pinerolo non votiamo, ma partecipiamo al Consiglio Provinciale con due “membri di consultazione”: una componente dell’attuale nostro Consiglio (io) ed un’altra, scelta tra le più giovani (suor Mariapaola Vandone). Ci attende ora un impegnativo ma entusiasmante percorso di integrazione e di stretta collaborazione tra le nostre attuali nove comunità e le sette comunità italiane della congregazione di Chambéry».

Vincenzo Parisi

 

 

 

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