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Il 26 gennaio la 61a Giornata mondiale dei malati di lebbra

Il 26 gennaio la 61a Giornata mondiale dei malati di lebbra

L’AIFO celebra il 26 gennaio 2014 la 61a Giornata mondiale dei malati di lebbra, una ricorrenza istituita da Raoul Follereau e riconosciuta dall’ONU per indirizzare l’attenzione del mondo intero sul dramma della lebbra e dello stigma ad essa associato e per affermare con forza i diritti umani delle persone colpite dalla lebbra e dei loro familiari.
La Giornata mondiale dei malati di lebbra è un grande appuntamento di solidarietà che si rinnova da sessant’anni. Capi di Stato, autorevoli ricercatori, persone semplici, offrono il proprio contributo alla celebrazione di questo evento. Fu istituita nel 1954 da Raoul Follereau, scrittore, poeta e giornalista francese che per il suo impegno nella lotta alla lebbra fu definito “apostolo dei malati di lebbra”.
In Italia l’iniziativa è promossa dall’Associazione italiana Amici di Raoul Follereau – AIFO, che il 26 gennaio sarà nelle piazze di tutta Italia con il “Miele della Solidarietà”.
L’AIFO, grazie al sostegno di centinaia di migliaia di italiani, in 52 anni di attività, ha contribuito alla cura di oltre un milione di malati di lebbra, destinando 140 milioni di Euro a progetti nei paesi a basso reddito.
Circa 600 persone si ammalano ogni giorno nel mondo. Si stima che siano almeno altrettanti, quotidianamente, i casi non identificati.
In realtà nessuno può dire esattamente quanti siano i malati nel mondo. Di fatto, quando si avviano piani di ricerca dei casi di lebbra in aree poco raggiungibili, si continuano a scoprire numerose persone affette dalla malattia. Tra loro la percentuale dei bambini rimane alta. Ciò indica un alto livello d’infezione.

DOVE
L’hanseniasi è diffusa essenzialmente in quella che viene definita la cintura della povertà, area in cui vivono un miliardo e 300 milioni di persone che sbarcano il lunario con meno di un euro al giorno.
Nel 2012 si sono registrati 232.857 nuovi casi nel mondo, mentre i casi in trattamento ammontavano il 31/03/2013 a 189.018.

LA LEBBRA
È una malattia contagiosa causata dal Mycobacterium leprae, bacillo isolato nel 1873 da Gerhard Armauer Hansen. Da allora la malattia è definita Hanseniasi o Morbo di Hansen ed i malati hanseniani.
Anche se la malattia è perfettamente curabile, ancora oggi le si accompagna spesso un pesante stigma sociale che vede le persone che ne sono state affette, anche se guarite completamente, come “diverse” e socialmente emarginate.

Il bacillo, inizialmente, distrugge i nervi periferici provocando insensibilità; a causa dell’insensibilità vengono quindi danneggiati i tessuti determinando, così, le mutilazioni. Se non trattata, provoca danni progressivi e permanenti a pelle, nervi, arti ed occhi.

LA CURA
È dai primi anni 80, con l’introduzione della polichemioterapia (rifampicina, clofazimina e dapsone), che finalmente dalla lebbra si può guarire.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS raccomanda la polichemioterapia dal 1981.
Si stima che circa 10 milioni di persone subiscano oggi le conseguenze fisiche e sociali della malattia.
Complessivamente, i progetti sostenuti dall’Associazione nel 2012 hanno raggiunto 425.217 persone. I nuovi casi di lebbra diagnosticati nei progetti sostenuti da AIFO erano 29.603. Tutti questi nuovi casi di lebbra hanno ricevuto il trattamento con la MDT (polichemioterapia). Le attività dell’AIFO legate alla lebbra hanno raggiunto 33.928 persone nel 2012, compresi gli ex-malati seguiti dai progetti e le persone curate per complicazioni legate alla malattia. Spesso i benefici degli interventi raggiungono tutta la famiglia, per cui il numero reale dei beneficiari è molto più alto.

aifo

 

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