2 Dicembre 2012
I settimana di Avvento
Il commento alla parola del giorno (a cura di Carmela Pietrarossa) I Domenica di Avvento
Parola del giorno: Vegliate in ogni momento pregando (Lc 21, 36).
Con la domenica odierna diamo inizio a quel tempo forte dell’anno liturgico nel quale siamo invitati a prepararci ad accogliere Gesù nella celebrazione del Natale, meditando, altresì, sulla sua seconda venuta nella storia. Vegliate: è un imperativo quello che il Maestro ci rivolge, indicandoci, inoltre, la preghiera quale strumento posto nelle nostre mani per vivere questo tempo di vigilante e gioiosa attesa. Pregare non è solo ritagliarci del tempo per restituire a Dio il primato nella nostra vita, ma è anche fare le nostre occupazioni quotidiane sotto il suo sguardo, desiderando unicamente piacere a Lui e compiere, così, la sua volontà. Viviamo, allora, questo tempo di grazia coltivando nel santuario del nostro cuore l’unione con Lui perchè la sua venuta possa portarci letizia traboccante.
3 dicembre Memoria di S. Francesco Saverio, sacerdote.
Parola del giorno: “Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente” (Mt 8, 6).
Gesù vuole insegnarci come pregare e per chi pregare; sovente la nostra storia personale ci fa ammalare di presbiopia e miopia, non riuscendo a scorgere chi è nel bisogno, vicino a noi e lontano da noi. Occorre, pertanto, recuperare questa dimensione alta della preghiera che esce da noi stessi per incontrare l’altro, che accogliamo dentro di noi e per cui preghiamo chiamadolo per nome: è a letto, è paralizzato, soffre terribilmente. Ci conceda il Signore di vivere questi giorni in preparazione al Natale con un’attenzione più puntuale verso chi vive nella sofferenza.
4 dicembre
Parola del giorno: “Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perchè hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli” (Lc 10, 21).
Ci stiamo preparando in questi giorni a vivere anche la Solennità dell’Immacolata Concezione che celebreremo sabato: Maria SS. attualizza questo versetto del vangelo di Luca perchè si è fatta piccola ed umile nelle mani di Dio, si è lasciata usare da Lui per i suoi benevoli disegni in favore dell’umanità. Come lei siamo invitati, in questo tempo, a ritornare a scuola da Gesù che, nella Parola e nell’Eucaristia, ci insegna la via dell’umiltà. Possiamo essere anche noi, per usare un’espessione di Madre Teresa, “la matita di Dio” con cui Egli continua a colorare questo mondo.
5 dicembre
Parola del giorno: Gesù domandò loro: “Quanti pani avete?” (Mt 15, 34 ).
Il versetto richiamato è stralciato dalla narrazione della seconda moltiplicazione dei pani, nel corso della quale il Signore, ancora una volta, sente compassione per la folla, decidendo, pertanto, di intervenire, ma non da solo, bensì con la collaborazione dei suoi. Ecco allora la domanda finalizzata a verificare le disponibilità: quanti pani avete? Se il Signore l’avesse posta a noi, cosa avremmo risposto? Abbiamo dei pani di cui eventualmente Egli possa servirsi per aiutare i suoi figli? Abbiamo accumulato nella nostra vita qualche riserva di bene o abbiamo ricercato solo possedimenti, stima ed onori? Auguriamoci che la Sua venuta possa trovare i nostri granai pieni di opere buone…
6 dicembre S. Nicola vescovo
Parola del giorno: Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile ad un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia (Mt 7, 24).
La cronaca di questi giorni ci ha mostrato quali disastri le calamità naturali possono produrre: sradicare alberi, distruggere abitazioni, scaraventare in mare essere umani al lavoro, ammazzare.
Gesù utilizza immagini tratte dalla natura per aiutarci a comprendere che la medesima sorte spirituale toccherà, purtroppo, a quanti ascoltano, ma non mettono in pratica la sua parola. La roccia, invece, su cui siamo invitati a costruire la nostra casa, è sinonimo di stabilità, fortezza, sicurezza, e chi di noi non ne avverte urgentemente il bisogno? Ciascuno desidera appoggiarsi ad una roccia che gli offra riparo dalle intemperie, per rinfrancarsi nel cammino a volte faticoso, che gli dia sicurezza nei bivi in cui sovente ci imbattiamo. L’avvento ci aiuti a ritrovare questa roccia, che è la sola in grado di sostenerci e rigenerarci. Gli uomini possono deluderci, ma il Signore mai.
7 dicembre Memoria di S. Ambrogio, vescovo e dottore della Chiesa
Parola del giorno: Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguirono gridando: “Figlio di Davide, abbi pietà di noi!” (Mt 9,27).
Vogliamo immedesimarci nel ruolo dei due ciechi, che pur non vedendo, seguono Gesù che stava allondandosi. Sembra un paradosso, non vedono e tuttavia Lo seguono ed alzano la voce per implorare pietà. Cosa vuol dirci il Signore oggi? Probabilmente che anche quando intorno ci sembra tutto buio, le situazioni poco chiare, gli eventi incresciosi, non dobbiamo smettere di seguirLo, anzi dobbiamo curare il nostro incontro con Lui nella preghiera, quella preghiera che, talvolta, è così intensa che quasi temiamo che possa essere sentita da chi ci è accanto.
A Te, Signore, leviamo il nostro grido, certi della tua generosa compassione.
8 dicembre
Solennità dell’Immacolata Concezione della B. V. Maria
Parola del giorno: “Non temere, Maria” (Lc 1, 30).
Contempliamo oggi questa meravigliosa creatura di Dio, scelta per generarLo e per questo invitata a non temere, a non avere paura perchè l’Amore sin dall’eternità ha preparato tutte le grazie per renderLa Sua amabile genitrice.
“Non temere!”: quante volte risuona questa espressione nella Bibbia; probabilmente perchè l’uomo di ogni tempo ha proprio bisogno di essere rasserenato e confortato quando la paura ed il dubbio sembrano prendere il sopravvento. Sentiamola rivolta anche a noi: non abbiamo paura, ma affidiamoci e continuiamo a vivere questo tempo animati da una speranza forte ed operosa, una speranza che vince se ci abbandoniamo tra le braccia del Padre provvidente. Maria SS, Madre, Maestra e Regina, ci insegni quest’arte e ci doni suo Figlio.
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